Noscosto quasi a non voler svelarsi troppo, il Teatro Olimpico del Palladio irrompe agli occhi del curioso viaggiatore, quasi all’improvviso proprio come se fino all’ultimo fosse sua umana volontà non svelarsi.
L’ingresso è quello di un bel giardino a cui fanno da contorno gruppi scultorei o singole figure inframmezzate da reperti, tutti marmorei, che più o meno inconsapevolmente sono a testimoniare un passato attento a rievocare i maggiori canoni della bellezza classica.
Una piccola porta di robusto legno e a seguire un desk accoglienza, unico lembo di unione tra passato e presente che ricorda al visitatore di mostrare il biglietto, meglio se cumulativo per apprezzare a pieno tutte le bellezze che intorno la città offre, e di nuovo, dopo qualche striscione purpureo si varca di fatto la soglia tra l’oggi e un mondo fantastico fatto si impalpabili emozioni.
Si scendono più rampe di scale, non troppo larghe ma neanche anguste mentre l’odore diventa sempre più punte te ma allo stesso modo d’altri tempi mentre una brezza sempre più corposa si incunea prepotente su quelle stesse scale.
Poi un corridoio con pannelli illustrativi e sul fondo una piccola porta preceduta da una figura umana gentile e sorridente che con la sola gestualità indica di procedere attraverso quel piccolo varco.
Un solo passo e si è dentro la meraviglia delle meraviglie: il Teatro Olimpico del Palladio.
Sorprendente ed avvolgente insieme lascia l’ignaro visitatore letteralmente senza parole
Un trionfo di marmi dal colore etereo a corona di un teatro che, neanche a dirlo, ricalca le fattezze dei suoi predecessori ellenici con sullo sfondo la città di Tebe, percorribile tutta con un solo sguardo.
Un luogo il Teatro Olimpico che è pura poesia narrata a suo si immagini
Non è però tutto poiché le solerti quanto sempre sorridenti addette, ad orari prestabiliti, invitano i presenti a prendere posto sui gradoni lignei per assistere a quello che su carta viene presentato come uno spettacolo di suoni e luci.
Che letto così fa pensare al solito momento di fasci di luce che si posano sapientemente sui punti migliori da focalizzare.
E invece, la magnificenza già totale e sublime del Teatro Olimpico, nello spettacolo proposto acquista ancora più spessore.
Tutti con il naso all’insú e senza parole che davvero non riuscirebbero e descrivere tanta suggestione visiva ed emotiva.
Ti rimando dunque ad una conoscenza diretta perché davvero questo è uno di quei casi in cui le parole rischiano di rovinare allo stesso tempo, spettacolo e sorpresa.
Ti invito vivamente a mettere in agenda questa esperienza nel Teatro Olimpico del Palladio in pieno centro a Vicenza.L’offerta culturale è davvero ampia e di livello, unita piacevolmente ad una movida coinvolgente ma dai toni pacati che solo la signorilità della bella Vicenza è in grado di offrire a pieno.
Dal sito ufficiale del Teatro Olimpico del Palladio sono riportate tutte le indicazioni per poter al meglio organizzare una visita anche in queste giornate estive.