Dalla Pelle al Cuore, titolo sia dell’album uscito nel 2007 ma anche della canzone che in qualche modo, nei suoi contenuti, ne fa da anima trascinatrice.
Lui l’artefice: Antonello Venditti.
Al secolo uno dei più grandi cantautori della musica leggera italiana, che all’attivo ha venduto in carriera più di 40 milioni di dischi e tanto basta per mettere qui il punto e più “non dimandare”.
Artista intenso, romano de Roma, viscerale a tal punto da far sembrare un tutt’uno la sua vita, le sue canzoni e le emozioni in esse raccontate, anche quelle più intime perché Antonello Venditti ci ha insegnato che ad una canzone puoi far dire tutto.
Dall’inizio della sua carriera è un artista che ha regalato un repertorio con tanti alti e molti capolavori, canzoni d’amore indimenticabili, ancora oggi colonna sonora di momenti personali di molti di noi, ma anche tanto impegno civile e sociale, sempre e rigorosamente espresso in musica, il tutto sapientemente alternato, quasi in una altalena di emozioni che tocca apici anche insperati e ci si sofferma il giusto.
Questo è Antonello Venditti e ancor di più l’album Dalla Pelle al Cuore
L’album dalla Pelle al Cuore esce dunque proprio il 16 novembre, come ho già ricordato, dell’anno 2007.
Formato da ben 9 canzoni inedite che furono anticipate in rotazione radiofonica già dal 12 ottobre precedente dal singolo il cui titolo è lo stesso dell’LP.
Il momento più toccante dell’album Dalla Pelle al Cuore, si vive senza dubbio nella traccia della canzone “Tradimento e Perdono”, dedicata al calciatore Agostino Di Bartolomei, osannato ex capitano dell’A.S. Roma e, raccontano le cronache, anche grande amico di Antonello Venditti.
Un canzone dedicata al campione e scritta da Venditti a dieci anni dalla morte dell’amico che il 30 maggio 1994 decise di togliersi la vita.
Nella canzone che fa perte dell’album Dalla Pelle al Cuore, il cantautore parla del suicidio definendolo in qualche modo una forma di tradimento che uno compie però nei confronti della vita.
Degno di un ricordo più specifico è anche il brano Giuda nel quale, lo stesso autore dichiara di essersi immedesimato nella stesura del testo, proprio alla figura storica del personaggio citato fin dal titolo.
E proprio Venditti nel corso degli anni non ha mancato in più di qualche intervista di dare forza a quel concetto che nella canzone Giuda, volle sottolineare, ribadendo sempre:
Figura simbolo del nostro tempo. Ho scritto questo brano come se fossi Giuda, così solo, abbandonato nell’inferno, anche se poi, dall’altra parte, c’è la stessa solitudine di chi ha dato la vita per noi, perché questo nostro tempo è quanto di più lontano possa esserci dalla cristianità.
E ora ti lascio al testo della canzone regina dell’album Dalla Pelle al Cuore, invitandoti a leggerla così da approfondirne i contenuti e con la mia personalissima sfida con la quale sicuramente vorrai misurarti, di provare a leggerla senza canticchiarla nella testa!
Pensi che ci riuscirai?
Non credo
Dalla Pelle a Cuore
Il sesso fa partire
L’amore fa tornar da te È dalla pelle al cuore Che adesso sto davanti a teSo che mi perdonerai
Mi devi perdonare So che tu ce la faraiÈ dalla pelle al cuore
Che devo ritornare Senza più parole Senza farti maleÈ dalla pelle al cuore
E tu lo capirai Solo da uno sguardo Tu lo scopriraiNon cerco comprensione
E lacrime che tu non hai È stata un’emozione Che mi ha rubato l’animaDolcissimo mio amore
E non mi ha fatto vivere Si apre il tuo portone E adesso sei davanti a meÈ dalla pelle al cuore
Che devo ritornare Senza più parole Senza farti maleÈ dalla pelle al cuore
E tu lo capirai Solo da uno sguardo Tu lo scopriraiMi perdonerai
Mi perdonerai Mi devi perdonare, sai Mi perdoneraiÈ dalla pelle al cuore
Che devo ritornare Senza più dolore Senza farti maleÈ dalla pelle al cuore
E tu lo capirai Solo da uno sguardo Tu lo scopriraiMi perdonerai
Mi perdonerai Mi devi perdonare, sai Mi perdonerai Mi perdonerai