Artemisia Gentileschi, prima donna ad essere ammessa all’Accademia delle arti del disegno a Firenze è protagonista della mostra a lei dedicata al Palazzo Ducale di Genova dal 16 novembre al 1 aprile.
In Artemisia, l’autodeterminazione e il talento si incontrano fino a diventare un’accesa denuncia alla società maschilista dell’epoca, attraverso le opere Giuditta e Oloferne, Susanna e i vecchioni.
La mostra è a cura dello storico d’arte Costantino D’Orazio ed è suddivisa in 10 sezioni che raccolgono oltre 50 capolavori sparsi in Europa e negli Stati Uniti.
Dal 10 gennaio la mostra si arricchisce di due grandi capolavori
La mostra si arricchisce di due grandi capolavori: Allegoria dell’Inclinazione proveniente da Casa Buonarroti e la Conversione della Maddalena, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi-Palazzo Pitti.
L’Allegoria dell’Inclinazione
L’opera, appena restaurata, è datata tra il 1615 e il 1616 rappresenta una fanciulla il cui corpo è coperto da panneggi e veli. Ella è seduta su una nuvola e tiene nelle mani rivolte verso una stella ad otto punte, una bussola. La donna potrebbe essere un autoritratto della stessa Artemisia, che successivamente sarebbe stato ricoperto dal drappo dipinto da Baldassare Franceschini detto il Volterrano. L’opera si inserisce nell’Allegoria delle Virtù, realizzata da 8 artisti e commissionata da Michelangelo Buonarroti il Giovane, pronipote del celebre Michelangelo.
Gli artisti dell’epoca omaggiano il maestro e in particolar modo Artemisia nel suo autoritratto in cui, in veste di Allegoria, tiene in mano la bussola, si rivela come punto di riferimento ed ispirazione che ha guidato l’intera opera di Michelangelo. La pittrice dunque diventa altro da sè e si fonda con la stessa ispirazione, oltrepassando i secoli, cercando i maestri e diventando ella stessa maestra. Qui la tecnica di Artemisia si distacca da Caravaggio e si avvicina di più ad Annibale Carracci e Guido Reni.
Conversione della Maddalena
L’opera, realizzata tra il 1613 e i l 1615, fu commissionata da Cosimo II per le stanze di Maria Maddalena d’Austria, consorte del Granduca. Maddalena viene immortalata dall’artista nell’atto di una presa di coscienza e di ribellione ad una condizione che non sente più sua.
Artemisia Gentileschi, Arthemisia e Komen per le donne
Promossa ed organizzata da Arthemisia, con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova e Regione Liguria, la mostra fa parte delle iniziative legate a Genova Città del Libro.
La mostra è sponsorizzata da Generali Valore Cultura, special partner Ricola, media partner Il Secolo XIX e mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale.
Il Charity partner della mostra è Komen Italia che insieme ad Arthemisia organizza il progetto “L’Arte della solidarietà” il cui compito è quello di unire l’arte con la salute, la bellezza con la prevenzione. Una parte degli incassi provenienti dalla vendita dei biglietti di ingresso della mostra verrà devoluta da Arthemisia per la realizzazione di specifici progetti di tutela della salute delle donne.
Il catalogo è edito da Skira ed è curato da Costantino D’Orazio che raccoglie i testi di Pietrangelo Buttafuoco, Riccardo Lattuada, Anna Orlando, Yuri Primarosa, Vittorio Sgarbi e Claudio Strinati.
Per informazioni e prenotazioni andare sul sito https://palazzoducale.genova.it/