Lippo di Dalmasio, il cui vero nome era Lippo di Scannabecchi è stato un pittore documentato a Pistoia e a Bologna dal 1377 al 1410 ed è stato tra i più noti e celebrati del tardo Medioevo. Presso i Musei Civici di Arte antica del Settore Musei Civici di Bologna, il pittore viene ricordato con una prima monografica a lui dedicata, Lippo di Dalmasio e le Arti a Bologna tra Trecento e Quattrocento.
La mostra, inaugurata il 17 novembre e curata da Massimo Medica e Fabio Massaccesi è visitabile fino al 17 marzo 2024 presso il Lapidario del Museo civico medievale.
L’evento dei Musei civici di arte antica è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento delle Arti-Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e con la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Il progetto espositivo dedicato a Lippo di Dalmasio
Quello di Lippo di Dalmasio è l’ultimo capitolo di un progetto dedicato alla pittura gotica bolognese, i cui protagonisti furono: Vitale da Bologna, Simone dei Crocifissi, Jacopo di Paolo e Giovanni da Modena.
Dopo un’accurata campagna di restauri, la mostra propone una rivalutazione dell’artista e di tutto ciò che ha determinato il suo percorso e formato la sua personalità.
I primi riconoscimenti storico-artistici di questo artista furono a cura di Francesco Cavazzoni e Carlo Cesare Malvasia. Inoltre l’artista fu fonte di ispirazione per l’artista del Barocco Guido Reni.
Il clima della Controriforma lo cristallizzò nel genere della pittura religiosa, al punto che veniva soprannominato “Lippo delle Madonne”, ma intorno al XIX e XX secolo venne svalutato e la sua arte venne considerata monotona.
Era parente di “Simone dei Crocifissi” e apparteneva alla famosa famiglia ghibellina degli Scannabecchi. Oltre ad avere prestigiose commissioni occupò anche cariche pubbliche in qualità di notaio, cavaliere e giudice.
Il percorso espositivo si compone di 32 opere e si articola in tre sezioni: Tra Bologna e Pistoia: i rapporti con l’arte toscana; Bologna 1390; un pittore per la città 1400-1410 verso il tardo-gotico.
La mostra si avvale di un comitato scientifico formato da Silvia Battistini, Daniele Benati, Giancarlo Benevolo, Gabriella Bernardi, Mark Gregory D’Apuzzo, Gianluca del Monaco, Fabio Massaccesi, Massimo Medica, Ilaria Negretti, Raffaella Pini, Angela Tartuferi. Il catalogo della mostra è stato inoltre pubblicati da Dario Cimorelli editore.
Per informazioni e prenotazioni visitare il sito http://www.museibologna.it/arteantica