Paul Auster, il celebre scrittore americano conosciuto per la sua voce unica nel racconto della vita urbana di New York, ci ha lasciato all’età di 77 anni. Malato da tempo, Auster è deceduto a causa di complicazioni legate a un cancro ai polmoni, nella sua casa di Brooklyn.
Paul Auster era un gigante del panorama letterario, noto per opere come la “Trilogia di New York” e “Moon Palace“. La sua capacità di esplorare le angosce e le solitudini dell’esistenza moderna ha reso i suoi libri veri e propri specchi delle nevrosi e delle sfide contemporanee.
Non solo libri, Auster ha lasciato un’impronta indelebile anche nel cinema, con film come “Smoke” e “Blue in the Face”. Il suo talento era riconosciuto anche da altre figure chiave della cultura come Wim Wenders e Woody Allen, con cui condivideva una profonda passione per New York.
Paul Auster: un dolore familiare e la lotta personale
La vita di Auster non è stata priva di tragedie; la morte del figlio Daniel e della nipote Ruby ha segnato profondamente la sua esistenza. Anche di fronte a queste difficoltà, ha continuato a scrivere e a lottare contro la malattia che alla fine lo ha sopraffatto.
Le opere di Auster, tradotte in oltre quaranta lingue e vendute in milioni di copie, continueranno a influenzare e ispirare. Il suo sguardo critico e compassionevole sulla società e la sua abilità nel narrare la complessità umana resteranno sempre attuali.