Howard Carter è ricordato come uno dei più grandi archeologi del XX secolo grazie alla scoperta della tomba di Tutankhamon. Tuttavia, la sua avventura in Egitto iniziò non come archeologo, ma come artista.
Carter nacque in Inghilterra nel 1874 e fin da giovane dimostrò un talento eccezionale nel disegno. La famiglia Amherst, proprietaria di una vasta collezione di antichità egizie, lo incoraggiò a recarsi in Egitto per dipingere le tombe. Così, all’età di diciassette anni, nel 1891, Carter partì per l’Egitto.
Howard Carter: gli inizi artistici in Egitto
Appena arrivato, Carter cominciò a farsi un nome come pittore archeologico. Realizzò disegni dettagliati di importanti siti come Amarna e il tempio funerario di Hatshepsut a Deir el-Bahari. Grazie a questi successi, nel 1899 fu nominato ispettore dei monumenti dell’Alto Egitto.
Le difficoltà e il ritorno all’archeologia
Nonostante il suo successo, Howard Carter si trovò ad affrontare difficoltà. Nel 1905, fu coinvolto in una rissa tra turisti francesi e guardie egiziane e dovette lasciare il suo incarico. Per due anni sopravvisse dipingendo acquerelli per i turisti e lavorando come pittore privato per il mecenate Theodore Davis.
La svolta avvenne quando incontrò lord Carnarvon, che finanziò le sue future campagne archeologiche. Fu con il supporto di Carnarvon che Carter fece la scoperta che avrebbe cambiato la sua vita e il mondo dell’archeologia per sempre: la tomba di Tutankhamon.
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