Un recente studio americano pubblicato su Clinical Chemistry ha riaperto il dibattito sulla sordità di Ludwig van Beethoven. La scoperta si basa sull’analisi di due ciocche di capelli del famoso compositore, rivelando altissime concentrazioni di piombo. Questa sostanza tossica, secondo gli esperti, potrebbe essere stata ingerita attraverso il consumo di vino di bassa qualità, al quale il piombo veniva aggiunto per migliorarne il sapore.
Era il 7 maggio 1824 quando Beethoven, ormai 53enne e completamente sordo, salì sul palco del Theater am Kärntnertor di Vienna per dirigere la prima mondiale della sua Nona Sinfonia. Una composizione grandiosa che non riuscì mai a sentire. Oggi, oltre 200 anni dopo, una scoperta scientifica potrebbe finalmente risolvere il mistero della sua sordità, manifestatasi quando Beethoven non aveva ancora 30 anni.
Beethoven: le ciocche di capelli e il piombo
Il team di ricerca, guidato dal professor Nader Rifai della Harvard Medical School, ha analizzato due ciocche di capelli di Beethoven, note come ciocche Bermann e Halm–Thaver. I risultati sono sorprendenti: una ciocca conteneva 258 microgrammi di piombo per grammo di capelli, mentre l’altra ne conteneva 380 microgrammi. Per fare un confronto, un livello normale di piombo nei capelli è inferiore a 4 microgrammi per grammo.
Inoltre, i capelli di Beethoven presentavano livelli di arsenico 13 volte superiori alla norma e livelli di mercurio 4 volte superiori alla norma. Questi dati suggeriscono che Beethoven potrebbe aver sofferto di avvelenamento cronico da piombo, che potrebbe spiegare non solo la sua sordità, ma anche i suoi ripetuti problemi gastrointestinali e renali.
Secondo Jerome Nriagu, esperto di avvelenamento da piombo, nel XIX secolo il piombo era comunemente usato nei vini e negli alimenti, oltre che in medicine e unguenti. Beethoven, noto per il suo consumo abbondante di vino, potrebbe aver ingerito quantità significative di piombo, diventandone dipendente.
David Eaton, tossicologo dell’Università di Washington, ha spiegato che alte dosi di piombo colpiscono il sistema nervoso e potrebbero aver distrutto l’udito di Beethoven. Tuttavia, non ci sono prove sufficienti per concludere che il piombo sia stato la causa della morte del compositore.
Una nuova comprensione della sua storia medica
Il dottor Rifai ha dichiarato che, sebbene le concentrazioni rilevate non supportino l’idea che l’esposizione al piombo abbia causato la sua morte, è possibile che abbia contribuito ai disturbi che lo hanno afflitto per gran parte della sua vita. Questa scoperta rappresenta un pezzo importante di un puzzle complesso che potrebbe permettere a storici, medici e scienziati di comprendere meglio la storia medica del grande compositore.
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