Dopo oltre quattro anni di lavori intensi, il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti a Firenze è finalmente pronto a riaccogliere i visitatori. Questo spazio espositivo, completamente rinnovato, offre un percorso unico attraverso la storia della moda, esponendo abiti storici dal Settecento ai primi anni Duemila. Il museo si arricchisce ora di otto nuove sale, tutte dedicate a presentare l’evoluzione della moda in modo coinvolgente e istruttivo.
Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti a Firenze: una riapertura attesa
L’annuncio tanto atteso è stato dato da Simone Verde, neo-direttore delle Gallerie degli Uffizi. Dopo la chiusura avvenuta quattro anni fa, il Museo della Moda e del Costume è ora più che mai pronto a stupire con il suo nuovo allestimento. L’intera esposizione è stata ripensata per offrire un’esperienza immersiva che permette ai visitatori di fare un vero e proprio viaggio nel tempo, attraverso secoli di storia della moda.
Il museo non solo riapre, ma lo fa con uno spazio completamente rinnovato e riallestito, che include otto nuove sale. Al centro del percorso espositivo si trova una collezione permanente composta da abiti e accessori che coprono un arco temporale dal Settecento ai primi anni Duemila. Sessanta capi di abbigliamento e accessori, disposti in ordine cronologico, raccontano l’evoluzione del costume e del gusto attraverso i secoli.
Un percorso tra arte e moda
Il nuovo allestimento non si limita a mostrare vestiti e accessori. Accanto agli abiti, infatti, sono esposti dipinti coevi provenienti dalle Gallerie degli Uffizi. Questi quadri, realizzati da alcuni dei più importanti artisti del Settecento fino alle avanguardie italiane del Novecento come Giulio Turcato, Corrado Cagli e Alberto Burri, offrono un contesto visivo che arricchisce l’esperienza dei visitatori, mettendo in relazione arte e moda in un dialogo continuo.
Due secoli di moda in mostra
Visitare il museo significa intraprendere un viaggio nel tempo e nella storia della moda. Il percorso espositivo inizia con i lussuosi abiti del Settecento, come i robe à la française, per poi passare ai sensuali capi in stile Impero e alle elaborate decorazioni del periodo della Restaurazione. Uno degli abiti più affascinanti è un modello da sposa ottocentesco in seta dorata, adornato con un motivo di peonie e margherite, appartenuto alla giovane nobildonna Angiola Polese.
Il viaggio continua attraverso il secolo scorso, mettendo in evidenza la liberazione del corpo femminile con le creazioni di Mariano Fortuny per Eleonora Duse e la veste a kimono di Donna Franca Florio di Jacques Doucet. Ogni capo racconta una storia, ogni abito è un pezzo di storia della moda.
L’importanza della collezione
L’allestimento, curato da Vanessa Gavioli, punta a mettere in luce i momenti salienti di una raccolta composta da oltre 15.000 pezzi. La curatrice spiega che, sebbene per ragioni conservative vi saranno rotazioni degli abiti esposti, la griglia cronologica e concettuale rimarrà stabile, permettendo ai visitatori di godere sempre di un’esperienza completa e coerente.
Un invito a riscoprire la storia della moda
Il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti non è solo una raccolta di abiti, ma un viaggio attraverso la storia, l’arte e la cultura. È un’opportunità per riscoprire come la moda abbia influenzato e riflettuto i cambiamenti sociali e culturali nel corso dei secoli. Ogni visita è un’occasione per imparare e apprezzare la bellezza e la complessità del passato.
La riapertura del Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti è un evento imperdibile per tutti gli appassionati di moda, storia e arte. Con il suo nuovo allestimento e le otto nuove sale, il museo offre un’esperienza unica che permette di viaggiare attraverso i secoli e scoprire come la moda abbia evoluto e influenzato la società. Non perdere l’occasione di visitarlo e immergerti nella storia della moda!
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