Seydou Sarr, un giovane di 19 anni, ha vissuto un anno incredibile. La sua vita è cambiata radicalmente, passando dai campi di calcio in Senegal ai tappeti rossi dei festival cinematografici. Condivide con entusiasmo le sue esperienze su Instagram, dove posta foto che lo ritraggono in abiti eleganti, risponde ai messaggi dei nuovi amici e sorride per i selfie richiesti dai passanti. Attualmente, è in attesa dei documenti italiani, un passo importante nella sua nuova vita in Italia.
Dalla mostra del cinema di Venezia al successo internazionale
Il 2024 è stato davvero “l’anno del capitano” perSeydou Sarr. Grazie al film “Io Capitano” di Matteo Garrone, ha vinto premi prestigiosi come il Marcello Mastroianni. Ha partecipato a numerosi eventi internazionali, dagli Oscar ai Golden Globe, ma le proiezioni che ricorda con più affetto sono quelle in Senegal, dove il film ha avuto un forte impatto sui giovani. “Molti ragazzi hanno capito che il viaggio verso l’Italia e l’Europa è tragico al 90%”, racconta Seydou.
“Il mio è un caso di fortuna”, ammette con umiltà, riflettendo su come sia passato da essere un giovane senza esperienza nel cinema a una star internazionale. Sua madre, attrice teatrale e cantante, potrebbe avergli trasmesso parte del talento artistico.
Il sogno del calcio
Nonostante il successo cinematografico, il vero sogno di Seydou Sarr è il calcio. Ha fatto provini per il Lecce e il Civitavecchia, sperando che l’arrivo dei documenti italiani possa aiutarlo a realizzare il suo sogno di diventare un calciatore professionista. Vive a Fregene insieme ai suoi compagni di cast, Moustapha Fall e Amath Mamadou Diallo, ospitati da Donatella Rimoldi, madre di Matteo Garrone. Seydou Sarr si allena ogni giorno sulla spiaggia, sperando di fare carriera nel calcio.
Seydou Sarr: una nuova vita in Italia
La vita in Italia ha portato nuove opportunità per Seydou e i suoi amici. Moustapha sogna di diventare un modello, mentre Amath ha già girato altri tre film e lavora come fonico. Seydou, invece, continua ad allenarsi e a coltivare il suo amore per il calcio. Durante le riprese di “Io Capitano”, ha incontrato difficoltà, soprattutto in Marocco, ma ha perseverato comprendendo l’importanza di dare voce ai veri migranti attraverso il suo personaggio.
Un futuro promettente
Nonostante la moda abbia già conquistato Moustapha, anche Seydou ha avuto esperienze nel settore, lavorando per Fendi e Moschino. Tuttavia, il suo futuro sembra più orientato verso il calcio, anche se l’agenzia Elite lo sta corteggiando da tempo.
Come pensi che Seydou riuscirà a conciliare la carriera cinematografica e il sogno di diventare un calciatore professionista? Scrivici nei commenti!