Tra i luoghi sacri più suggestivi d’Italia, il santuario della Madonna della Corona è una meta che sorprende e incanta per la sua bellezza e unicità. Situato a strapiombo sul Monte Baldo, nelle Prealpi Venete, il santuario sembra quasi sospeso tra cielo e terra, incastonato nella roccia a oltre 700 metri di altitudine. Questo luogo di preghiera e pellegrinaggio è avvolto da un’aura di mistero e spiritualità, attirando ogni anno migliaia di visitatori affascinati non solo dalla sua posizione spettacolare, ma anche dalla sua storia antica e dalle leggende che lo circondano.
Storia del santuario della Madonna della Corona
Le origini del santuario della Madonna della Corona risalgono al XIII secolo, quando una piccola cappella venne costruita tra le rocce del Monte Baldo per ospitare una statua della Madonna. Questa primitiva costruzione, nota come “Santa Maria di Montebaldo,” divenne presto un luogo di devozione per i pastori e gli abitanti delle valli circostanti.
Nel corso dei secoli, il santuario subì numerosi ampliamenti e ristrutturazioni. La struttura attuale, che si fonde perfettamente con la roccia circostante, è il risultato di interventi architettonici realizzati tra il XV e il XVII secolo. Uno dei momenti più significativi della sua storia fu l’anno 1522, quando la statua della Madonna Addolorata, che ancora oggi si trova nel santuario, fu trasferita qui da un gruppo di crociati provenienti da Rodi, secondo la tradizione.
Il santuario è stato un importante centro di pellegrinaggio per secoli, attirando fedeli da tutta Italia e dall’estero. La sua fama crebbe ulteriormente nel 1898, quando Papa Leone XIII lo elevò al rango di basilica minore. Oggi, il santuario della Madonna della Corona continua a essere un simbolo di fede e devozione, immerso in un contesto naturale di straordinaria bellezza.
Le leggende legate al santuario
Il santuario della Madonna della Corona non è solo un luogo di grande bellezza e spiritualità, ma è anche avvolto da numerose leggende che ne accrescono il fascino. Una delle storie più conosciute riguarda l’origine stessa del santuario e della statua della Madonna Addolorata.
Secondo la leggenda, la statua della Madonna, che oggi si trova all’interno del santuario, giunse miracolosamente in questo luogo nel 1522. Si racconta che alcuni crociati, di ritorno dall’isola di Rodi, portarono con sé la statua per proteggerla dall’invasione turca. Una notte, la statua scomparve misteriosamente dal loro accampamento, e fu ritrovata giorni dopo incastonata nella roccia, dove oggi sorge il santuario. Questo evento fu interpretato come un segno divino, e fu deciso di costruire una chiesa per venerare la Madonna proprio in quel punto.
Un’altra leggenda narra di un pastore che, smarritosi tra le montagne, invocò l’aiuto della Madonna. Improvvisamente, apparve una luce che lo guidò fino alla statua della Vergine, portandolo in salvo. Da allora, la Madonna della Corona è venerata anche come protettrice dei viaggiatori e degli escursionisti.
Queste storie, tramandate di generazione in generazione, hanno contribuito a creare un’aura di mistero e sacralità intorno al santuario, che continua a essere un luogo di grande devozione e spiritualità.
Come raggiungere il santuario della Madonna della Corona
Raggiungere il santuario della Madonna della Corona è un’esperienza che combina spiritualità e natura, offrendo panorami mozzafiato lungo il percorso. Il santuario si trova nel comune di Ferrara di Monte Baldo, nella provincia di Verona, ed è accessibile sia in auto che a piedi, attraverso un suggestivo sentiero di pellegrinaggio.
In auto
Per chi preferisce un viaggio più comodo, è possibile raggiungere il santuario in auto. Da Verona, si prende l’autostrada A22 in direzione Trento, uscita Affi-Lago di Garda Sud. Da lì, si seguono le indicazioni per Caprino Veronese e poi per Spiazzi, il paese più vicino al santuario. Una volta arrivati a Spiazzi, si può parcheggiare l’auto e proseguire a piedi per l’ultimo tratto, che richiede circa 15-20 minuti di cammino su una strada panoramica che offre una vista spettacolare sulla vallata sottostante.
A piedi
Per chi desidera vivere un’esperienza più intensa e meditativa, c’è il sentiero del pellegrino, un percorso che parte dal paese di Brentino Belluno. Questo cammino, noto anche come “Sentiero della Speranza,” è una via storica utilizzata dai pellegrini fin dal Medioevo. Il percorso si snoda lungo un tracciato di circa 2,5 km, con un dislivello di 600 metri, attraverso un paesaggio di boschi e rocce. Lungo il cammino, si trovano stazioni della Via Crucis che invitano alla riflessione e alla preghiera. Il sentiero, pur impegnativo, è ben segnalato e offre una profonda esperienza di spiritualità immersa nella natura.
Una volta arrivati al santuario, i visitatori possono godere della tranquillità del luogo, ammirare l’architettura incastonata nella roccia e pregare davanti alla statua della Madonna Addolorata. Il santuario è aperto tutto l’anno, e nei mesi estivi è possibile partecipare alle celebrazioni liturgiche all’aperto, circondati dalla maestosità delle montagne.
Il santuario della Madonna della Corona è molto più di una semplice meta turistica: è un luogo dove spiritualità, storia e natura si intrecciano in un’esperienza unica e indimenticabile. Che tu scelga di arrivarci a piedi attraverso il suggestivo sentiero del pellegrino o in auto, il santuario saprà regalarti momenti di pace e riflessione, incorniciati da uno dei panorami più belli delle Prealpi Venete.
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