Il Festival della Mente è il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee, si svolge a Sarzana dal 30 agosto al 1 settembre con la direzione di Benedetta Marinetti. Da venerdì a domenica nel centro storico di Sarzana si terrà la XXI edizione improntando le argomentazioni e portando l’attenzione del pubblico verso il concetto di gratitudine.
Saranno tre giornate nelle quali relatori italiani e internazionali proporranno incontri, letture, spettacoli, laboratori e momenti di approfondimento culturale; indagando sui cambiamenti, le energie e le speranze della società di oggi e rivolgendosi con un linguaggio accessibile al pubblico ampio e intergenerazionale. Questa sarà la vera anima del festival.
Negli anni è stato fondamentale l’apporto dei giovani volontari che contribuiscono a creare il clima di accoglienza e condivisione che, da sempre, contraddistingue il Festival della Mente.
In cosa consiste
All’evento saranno presenti scrittori, scienziati, filosofi, storici, sportivi, psicoanalisti, antropologi e artisti, i quali affronteranno l’argomento di quest’anno con riflessioni e idee attraverso il concetto di gratitudine, filo conduttore dell’edizione 2024, attingendo al concetto espresso dal neurologo americano Oliver Sacks.
Promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, il festival accoglie le voci di numerose personalità di spicco del panorama culturale contemporaneo. Benedetta Marietti alla direzione del festival, spiega: “Viviamo in una società del rancore, inquieta e smarrita, e per guardare al futuro con speranza e desiderio diventa necessario prendersi a cuore la vita con charis, parola greca che significa gioia e gratitudine. Le relatrici e i relatori del festival declineranno la gratitudine in molti modi, per aiutarci ad affrontare con più ottimismo e consapevolezza le sfide sociali, ambientali, economiche che ci pone la società e per conoscere maggiormente noi stessi e aprirci con coraggio agli altri e al mondo“.
Saranno 30 gli eventi in programma ai quali si affiancano appuntamenti per bambine e bambini, ragazzi e ragazze, curati da Francesca Gianfranchi, e che svilupperanno il tema di questa edizione tra letteratura, scienza, tecnologia, arte, ecologia e fotografia.
Barbero, Zoja e Valerii alla XXI edizione del Festival della Mente di Sarzana
Lo storico Alessandro Barbero, come ogni anno, non mancherà di deliziarci con la sua presenza al festival, proponendo una lezione dal titolo Il delitto Matteotti o dell’ingratitudine in piazza Matteotti sabato 31 agosto alle ore 21:15 e domenica 1 settembre alle ore 10 (l’evento di domenica sarà trasmesso anche in streaming).
Riflessioni sullo spirito e sulla storia degli italiani (foto Alessandro Barbero), Festival della Mente
Barbero approfondisce una delle pagine più drammatiche del Novecento italiano: la tragica vicenda dell’uccisione di Giacomo Matteotti, che offre uno squarcio buio sui retroscena del regime di Mussolini; un intreccio di minacce e accuse reciproche, tra il Duce e i suoi collaboratori, dandoci chiarezza sulla statura morale dei protagonisti della rivoluzione fascista.
Tra i nomi annunciati anche Luigina Mortari, Luigi Zoja, Massimiliano Valerii. E poi iI premio Pulitzer Viet Thanh Nguyen e la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi. Colum McCann, Alessandro Zaccuri, Silvia Avallone, Nadia Terranova, Massimo Recalcati e molti altri.
La storia dell’Italia contemporanea è fondata su ingratitudine e tradimento, grandiosità e meschinità, elementi che fanno passare in secondo piano la sua grandezza.
Contribuiscono a questo racconto i patrioti risorgimentali, infedeli ai sovrani per fedeltà all’ideale unitario, e i cambiamenti nelle alleanze internazionali durante i conflitti mondiali. Il carattere degli italiani (l’identità di un popolo) si costruisce attraverso grandi narrazioni, con il rischio che queste diventino una trappola quando sono smentite dalla realtà.
Massimiliano Valeri direttore generale del Censis curerà l’annuale Rapporto sulla situazione sociale del Paese, Luigi Zoja è psicoanalista e sociologo, presidente dell’International Association for Analytical Psychology, non mancherà nell’affascinarci con le sue parole sull’argomento principale del festival.
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