La Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito celebra l’arte contemporanea e storica con quattro mostre al Castello dell’Abate a Castellabate, uno dei borghi più belli d’Italia. L’iniziativa fa parte del Premio Pio Alferano 2024 e propone opere di Agostino Arrivabene, Enrico Robusti, Antonella Cappuccio e una selezione della collezione Parenza Angeli, esposte fino al 6 gennaio 2025.
La mostra prende il nome dalla Commedia dell’Arte, in riferimento a un prezioso arazzo appartenente alla serie omonima, che viene esposto per l’occasione. Questo arazzo, con figure della tradizione come Balanzone e Colombina, diventa il simbolo dell’intento curatoriale di legare l’arte alla vita in tutti i suoi aspetti, dai più frivoli ai più profondi, evidenziando come gli artisti affrontino temi universali attraverso stili diversi.
Agostino Arrivabene
Curata da Sara Pallavicini, la mostra di Agostino Arrivabene esplora il visionarismo mistico e gotico. Le sue opere evocano il primo Romanticismo e le mitografie del demoniaco, attraversando un sottile confine tra passato e presente. Le sue tele sulfuree riflettono un pessimismo cosmico, ma lasciano spazio alla redenzione, esaltando il potere dell’elevazione spirituale come riscatto esistenziale. Tra le opere più suggestive vi è un “caprone tridimensionale a corpo unico”, che rimanda a leggende locali legate a San Costabile.
Enrico Robusti
A cura di Rebecca Delmenico, la mostra di Enrico Robusti presenta nove opere di grandi dimensioni che esprimono la precarietà e l’assenza di un centro di gravità morale. La sua pittura è un dialogo tra l’eredità del Barocco e l’Espressionismo tedesco, con figure deformate e atmosfere caotiche, un chiaro omaggio alla condizione umana moderna. Robusti invita i visitatori a riflettere sulla propria esistenza, alternando momenti di ironia e angoscia.
Antonella Cappuccio
Curata da Fabio Canessa, la mostra di Antonella Cappuccio è un viaggio attraverso l’immaginazione. Le sue opere reinterpretano celebri capolavori artistici e letterari con un tocco infantile e ironico, utilizzando materiali non convenzionali per creare mondi che sfidano la logica tradizionale. Attraverso i suoi “teatrini” e specchi ondulati, Cappuccio esplora l’arte come un gioco continuo tra realtà e finzione.
Collezione Parenza Angeli
Curata da Massimo Pirondini e arricchita dai testi di Francesco Petrucci, questa selezione presenta oltre venti opere provenienti dalla collezione privata di Roberto Parenza Angeli. I nomi esposti includono grandi maestri come Andrea del Sarto, Guido Reni, Guercino e Gustave Courbet. La collezione rappresenta un importante contributo alla storia dell’arte, con opere mai esposte prima nella regione del Cilento.
La Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito
Fondata nel 2012 in onore del Generale Pio Alferano, la Fondazione ha come obiettivo la promozione dell’arte e della cultura, nonché la difesa del patrimonio culturale italiano. Sotto la direzione artistica di Vittorio Sgarbi, la Fondazione organizza annualmente il Premio Pio Alferano, un riconoscimento destinato a personalità che si sono distinte nella tutela dell’arte e della legalità. La mostra “La Commedia dell’Arte” rappresenta l’ultima iniziativa di un impegno costante verso la valorizzazione del patrimonio artistico italiano e internazionale.
Questa serie di mostre, che si inserisce in un contesto di grande prestigio culturale, rappresenta un’opportunità unica per il pubblico di esplorare le sfumature dell’arte contemporanea e storica, attraverso il dialogo tra passato e presente.
Le esposizioni saranno aperte al pubblico fino al 6 gennaio 2025 presso il Castello dell’Abate, uno dei più suggestivi luoghi storici d’Italia.