Dal 12 ottobre 2024 fino al 16 febbraio 2025, il Mudec – Museo delle Culture di Milano ospiterà la mostra “Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider”, un’esperienza che ci porta a scoprire oltre settanta opere firmate non solo dal celebre Jean Dubuffet, ma anche da altri talenti fuori dagli schemi, lontani dal tradizionale mondo dell’arte accademica. Questi “outsider” spesso provengono dai margini della società e sono autodidatti che, mossi da una creatività innata, hanno influenzato profondamente l’arte del secolo scorso.
La mostra ci catapulta in un mondo di espressioni pure e spontanee, una realtà che ha cambiato per sempre il modo di intendere l’arte. L’Art Brut, termine coniato proprio da Dubuffet, è la rappresentazione dell’arte senza filtri, libera da condizionamenti, e in questa esposizione possiamo finalmente toccare con mano l’impatto che questo movimento ha avuto sulla storia artistica.
Un viaggio nell’Art Brut, da Milano a Losanna
Il Mudec si avvale di un contributo prestigioso per questo evento: la Collection de l’Art Brut di Losanna, che dal 1976 si dedica alla raccolta e valorizzazione delle opere di artisti considerati “outsider”. Questa istituzione culturale ha reso possibile la realizzazione di un’esposizione che si snoda attraverso quattro sezioni tematiche, permettendoci di esplorare i diversi esiti dell’Art Brut, da artisti provenienti da tutto il mondo: dall’Italia alla Cina, da Haiti alla Svizzera.
L’esposizione milanese apre con uno spazio interamente dedicato a Jean Dubuffet, figura cardine del movimento. Non solo artista, ma anche appassionato collezionista, Dubuffet ha cercato di raccogliere e promuovere le opere di coloro che, senza una formazione accademica, esprimevano una creatività genuina, “reinventata dal proprio autore a partire dai suoi impulsi”. Sarà emozionante immergersi nelle sue opere e nei documenti che testimoniano il suo amore per questa forma d’arte ribelle.
Opere in mostra: da Aloïse Corbaz a Adolf Wölfli
Nella retrospettiva, troviamo anche i lavori di artisti come Aloïse Corbaz, Adolf Wölfli, Carlo Zinelli e Giovanni Battista Podestà, tra i principali esponenti dell’Art Brut. La varietà di temi e tecniche presenti ci trasporta in un mondo ricco di immaginazione, dove ogni opera sfida le convenzioni artistiche. Dalle tecniche pittoriche a soluzioni espressive uniche, queste opere trasmettono la potenza dell’arte nella sua forma più selvaggia e autentica.
Oltre alla mostra, curata da Sarah Lombardi e Anic Zanzi (rispettivamente direttrice e conservatrice della Collection de l’Art Brut di Losanna), insieme a Baptiste Brun, si terranno eventi collaterali per approfondire ulteriormente questo affascinante movimento. Tra questi, segnaliamo un ciclo di conferenze e una visita guidata alla Casa dell’Art Brut di Pavia, un’opportunità imperdibile per chi desidera scoprire i segreti dell’arte bruta.
Non perdere questa occasione per esplorare un mondo che ribalta ogni convenzione artistica e culturale. Segui la mostra su Instagram e condividi le tue impressioni!