La mostra “Il Cinquecento a Ferrara“, ospitata a Palazzo Diamanti fino al 16 febbraio 2025, è stata eletta miglior esposizione d’arte del 2024 dalla redazione di Finestre sull’Arte. Curata da Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, con la direzione di Pietro Di Natale, l’esposizione ripercorre il periodo artistico del primo Cinquecento ferrarese, un’epoca cruciale per il rinnovamento culturale e artistico della città.
I protagonisti dell’esposizione
L’esposizione mette in luce le opere di grandi maestri come Ludovico Mazzolino, Giovanni Battista Benvenuti detto Ortolano, Benvenuto Tisi detto Garofalo e Giovanni Luteri detto Dosso Dossi. Si tratta di un approfondimento sulle vicende artistiche che vanno dal passaggio di consegne tra Ercole I d’Este e il figlio Alfonso I (1505) fino alla morte di quest’ultimo (1534).
Mentre Garofalo e Dosso sono già noti al grande pubblico, la mostra offre un debutto assoluto per Mazzolino e Ortolano, esplorandone i percorsi artistici differenti e affascinanti.
L’estetica visionaria di Mazzolino e il realismo di Ortolano
Ludovico Mazzolino (c. 1480-1528), con il suo linguaggio anticlassico, trae ispirazione da artisti tedeschi come Martin Schongauer e Albrecht Dürer. Le sue opere, destinate al collezionismo privato, sono caratterizzate da scene affollate di personaggi dai tratti caricati, spesso grotteschi, che si distaccano dagli ideali di grazia tipici del Perugino.
In contrasto, Giovanni Battista Benvenuti detto Ortolano (c. 1487-post 1527), segue un naturalismo dolce e sincero, influenzato da Boccaccino, Costa e Raffaello. Le sue grandi pale d’altare rivelano una maestria nel gioco di luce e ombre, accompagnata da una sensibilità per i dettagli che dona alle sue composizioni una bellezza disarmante.
Garofalo e Dosso: i grandi interpreti del Rinascimento ferrarese
Garofalo (1481-1559), principale divulgatore dello stile di Raffaello a Ferrara, è noto per la sua adesione al classicismo, mentre Dosso Dossi (c. 1487-1542) rappresenta una figura chiave alla corte estense. Le sue opere, influenzate da Giorgione e Tiziano, sono ricche di colore e luce veneziana, con un tocco personale che unisce ironia e cultura raffinata.
Un progetto culturale ambizioso
La mostra si inserisce nel più ampio progetto “Rinascimento a Ferrara 1471-1598: da Borso ad Alfonso II d’Este”, che esplora l’evoluzione artistica della città dalla sua elevazione a ducato fino al passaggio sotto il controllo dello Stato Pontificio. Questo secondo capitolo segue l’esposizione del 2023 dedicata a Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa, e punta a consolidare Ferrara come polo d’eccellenza per l’arte rinascimentale.
Un appuntamento imperdibile
Con un mix di artisti celebri e scoperte inedite, “Il Cinquecento a Ferrara” offre uno sguardo unico su un momento di grande fermento culturale. Non perdere l’occasione di visitare questa mostra straordinaria. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, seguici sui nostri social: Instagram di iCrewPlay Arte.