Richard Avedon è uno dei nomi che hanno rivoluzionato la fotografia del XX secolo. Il suo stile unico ha ridefinito il concetto di ritratto, catturando l’essenza di icone della moda, della cultura e della società. Ma forse non tutti sanno che Avedon ha avuto un legame speciale con l’Italia. Tra il 1946 e il 1956, ha attraversato il Paese documentandone il fascino, le contraddizioni e la rinascita dopo la guerra.
Ora, la Galleria Gagosian di Roma celebra quel periodo con la mostra “Richard Avedon, Italian Days”, visitabile dal 12 marzo al 17 maggio. Un’occasione imperdibile per scoprire il suo sguardo sull’Italia attraverso più di 50 fotografie, molte delle quali mai esposte insieme prima d’ora.
Un viaggio nell’Italia del dopoguerra
Gli scatti italiani di Avedon rivelano un Paese in bilico tra la devastazione della guerra e il desiderio di ripartenza. Roma, Venezia, la Sicilia: luoghi intrisi di storia e di bellezza, ritratti con uno sguardo intimo e profondo. La mostra include 18 immagini della serie *Italy (1946-48), presentate per la prima volta nella loro interezza.

Ogni fotografia racconta un pezzo d’Italia, fatta di volti segnati dalla fatica e dalla speranza, di strade polverose e scorci suggestivi. Un ritratto sincero, lontano dai canoni della fotografia patinata che ha reso Avedon celebre nel mondo della moda.
Le connessioni tra Italia e il suo stile unico
Gli organizzatori della mostra sottolineano come i viaggi italiani abbiano influenzato profondamente il modo di ritrarre di Avedon. Il suo approccio al ritratto si è affinato proprio in quegli anni, alimentato dall’osservazione della realtà e dalla ricerca di un’interazione autentica con i soggetti.
Alcuni dei suoi scatti più celebri sembrano trovare un’anticipazione proprio in quegli anni italiani. Ad esempio:
- Il ritratto malinconico di Marilyn Monroe del 1957 sembra richiamare un’immagine di strada scattata a Roma nel 1947.
- Il celebre scatto del drammaturgo Samuel Beckett del 1979, con lo sguardo rivolto verso il basso, ha un parallelo in una fotografia del 1946 che ritrae un ragazzo romano perso nei suoi pensieri.
- Persino il suo autoritratto del 1963 sembra riecheggiare un giovane siciliano fotografato con fierezza negli anni ‘40.
Un’occasione unica per riscoprire Avedon
Richard Avedon è stato molto più di un fotografo di moda. Il suo stile ha attraversato generi e confini, portandolo a esplorare le profondità dell’animo umano attraverso la fotografia. Le sue opere fanno parte delle collezioni dei più prestigiosi musei del mondo, dal Centre Pompidou di Parigi al Metropolitan Museum of Art di New York.
Se ami la fotografia e vuoi vedere un lato meno conosciuto di Avedon, questa mostra è un’opportunità da non perdere. Segna le date in agenda e condividi l’articolo con chi non può perdersi questo evento!