PIAZZA ARMERINA, 11 luglio 2025 – Oltre duecento cavalli scolpiti e scomposti invadono la Sicilia centrale, tra rovine romane, borghi di pietra e sale museali. È stata inaugurata oggi Equus Inter Lumina, la grande mostra diffusa dell’artista messicano Gustavo Aceves, che porta 224 opere equestri in cinque sedi espositive distribuite in quattro comuni: Piazza Armerina, Aidone, Mazzarino e Pietraperzia.
Fulcro della rassegna è la Villa Romana del Casale, Patrimonio Unesco, dove Aceves espone alcune delle sue opere più imponenti. In dialogo con i mosaici e l’architettura della villa, i suoi cavalli – spesso fratturati, vuoti, trafitti – evocano il tempo, la memoria e il ritorno.
«Sono grato a questi luoghi – ha detto Aceves – e per questo realizzerò una grande scultura in marmo da donare alla città. Sarà una testa di cavallo alta quattro metri, simbolo del figliol prodigo che, partito per l’America, torna oggi alle sue origini italiane». L’opera sarà svelata il 31 dicembre, giorno della chiusura ufficiale dell’esposizione.
A Palazzo Trigona, sempre a Piazza Armerina, è esposta un’altra testa monumentale, affiancata da varie sculture più piccole. Il Museo Archeologico di Aidone ospita invece i cavalli bianchi in gesso dell’artista, mentre le città di Mazzarino e Pietraperzia accoglieranno, da fine luglio, oltre 50 opere ciascuna. La mostra è visitabile tutti i giorni, con orari diversificati per ciascun sito. Alla Villa del Casale l’apertura serale è estesa fino alle 24, almeno fino al 21 settembre.
Prodotta da Renaissance srl e promossa dalla Regione Siciliana in collaborazione con il Parco Archeologico di Morgantina e Villa Romana del Casale, la mostra è curata da Vincenzo Sanfo e Nicola Barbatelli.
Un percorso immersivo, tra luce, silenzio e frammenti di materia, che trasforma l’archeologia in un palcoscenico contemporaneo.
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