L’11 settembre è tristemente famoso per gli attentati terroristici del 2001, quando due aerei dirottati si schiantarono contro le Torri Gemelle del World Trade Center a New York, un altro colpì il Pentagono a Washington, e un quarto, a seguito della resistenza dei passeggeri, precipitò in Pennsylvania. Questi attacchi causarono la morte di quasi tremila persone e segnarono un punto di svolta nella storia mondiale, portando a cambiamenti significativi nelle politiche di sicurezza e a conflitti internazionali.

11 settembre 2001, accadde oggi
Riprende la giornata della memoria dell’11 settembre. Quattro aerei di linea furono dirottati da terroristi legati ad al-Qaeda, Due aerei colpirono le Torri Gemelle causando il crollo di entrambi gli edifici e migliaia di vittime. Un altro aereo si schiantò contro il Pentagono, causando danni significativi. Il quarto aereo, a causa della rivolta dei passeggeri, non raggiunse il suo obiettivo, precipitando in un campo.
Gli attentati provocarono una profonda crisi di sicurezza e scatenarono la guerra al terrore, con conseguenti interventi militari in Afghanistan e Iraq. Gli eventi dell’11 settembre rimangono una ferita aperta nella memoria collettiva, un giorno che ha cambiato il mondo e continua a influenzare le relazioni internazionali e le politiche di sicurezza.
Secondo i rapporti ufficiali i terroristi di al-Qaeda che ordirono gli attentati erano diciannove, suddivisi in quattro aerei. Due di essi colpirono le Torri gemelle del World Trade Center di New York, il terzo colpì il Pentagono e il quarto aveva come obbiettivo la Casa Bianca ma si schiantò in un campo in Pennsylvania. Alcuni membri dell’equipaggio e passeggeri riuscirono a comunicare telefonicamente quello che stava accadendo, riferendo che gli attentatori, armati di coltelli, avevano già ucciso alcuni assistenti di volo e i passeggeri che avevano tentato di disarmarli.

Sappiamo tutti come andarono le cose: i grattacieli, colpiti intorno alle nove del mattino, crollarono circa un’ora dopo l’impatto a causa dell’incendio che danneggiò le strutture portanti. Oltre quindi a tutti i passeggeri, persero la vita le persone che si trovavano all’interno degli edifici; soprattutto coloro che si trovavano nei piani superiori rispetto al punto di impatto, rimanendo imprigionati a causa delle fiamme e circa duecento persone si lanciarono dalle finestre.
Nelle operazioni di evacuazione inoltre persero la vita vigili del fuoco, poliziotti, medici e paramedici a seguito del collasso degli edifici. L’allora presidente americano Bush dichiarò guerra al terrorismo e agli attentati e seguì l’invasione statunitense dell’Afghanistan e il rovesciamento del regime dei Talebani.
Negli anni successivi si sono contate altre vittime tra coloro che si sono ammalati di cancro a causa dell’inalazione delle sostante tossiche sprigionate dall’incendio e dai detriti. La sezione danneggiata del Pentagono fu ricostruita nel giro di un anno ed è stato costruito un monumento che commemora le 184 vittime. A Ground Zero, sono sorti un parco e un museo dedicati alla memoria delle vittime dell’11 settembre.
Il giorno della memoria non è una scusa per dare il via a una caccia alle streghe (in questo caso al terrorismo), per commettere un vero e proprio genocidio; ormai questa parola, terrorismo, viene usata per colpire le vittime, siano esse bambini affamati, medici, volontari, sacerdoti, senza soluzione di continuità.
Ma chi pagherà per questo genocidio?
Noi siamo i responsabili.