La Peste Nera del XIV secolo fu un’epidemia devastante che colpì l‘Europa nel XIV secolo, causando un impatto enorme sulla società e la popolazione. Fu una devastante pandemia bubbonica che causò la morte di circa 25-30 milioni di persone, un terzo della popolazione continentale. Causata dal batterio Yersinia pestis, trasmesso da pulci di ratti e diffuso tramite le rotte commerciali, la malattia si presentava in tre forme principali: bubbonica, polmonare e setticemica. L’epidemia, iniziata in Asia centrale, raggiunse l’Europa nel 1347-1348, portando all’abbandono di villaggi, alla paralisi dell’economia e alla nascita di pratiche igienico-sanitarie come la quarantena per limitarne i danni.
La Peste Nera del XIV secolo, origine e diffusione
La pandemia ebbe origine nelle steppe in Asia centrale nel XIV secolo. Una delle principali divulgazioni della pandemia fu la via delle rotte commerciali, trasportata dai mercanti e dai soldati mongoli verso l’Europa, raggiungendo, così, il Mediterraneo attraverso la colonia genovese di Caffa, in Crimea; dove, in una battaglia, i mongoli lanciarono i copro infestati dentro le mura della città. Le navi genovesi che tornavano dall’Oriente portarono la peste in porti come Messina, Costantinopoli e Venezia, diffondendola rapidamente.
Venendo trasmessa all’uomo principalmente tramite le pulci dei ratti neri, che a loro volta erano veicolo del batterio, la diffusione tra uomo e uomo avvenne rapidamente, soprattutto in un periodo storico dove l’incremento della popolazione stava crescendo quasi in tutta Europa. Le condizioni di sovrappopolazione urbana e la scarsa igiene favorirono la rapida propagazione della malattia.
La cosiddetta peste bubbonica, con la sua forma più comune, era caratterizzata da febbre alta, brividi, spasmi e la comparsa dei caratteristici bubboni. Invece, la peste setticemica, che è una manifestazione grave, spesso conseguenza della forma bubbonica, causava macchie scure sulla pelle. La peste polmonare, che era altamente contagiosa e trasmissibile da persona a persona attraverso l’aria, attaccava il sistema respiratorio.
La Peste Nera fu una delle epidemie più letali della storia, portando alla morte di circa un terzo della popolazione europea. L’impatto sociale fu devastante, causando un crollo della vita sociale ed economica, con villaggi abbandonati e l’interruzione dei commerci e delle attività artigianali. Le miisure sanitarie di quei tempi furono le seguenti: le città istituirono uffici di sanità e applicarono la quarantena per tentare di arginare la diffusione della malattia, gettando le basi per la moderna sanità pubblica.
La storia, la peste nera
Come già citato poc’anzi, la malattia ebbe origine nelle zone tra la Mongolia e il deserto del Gobi, e si diffuse a causa delle guerre tra popolazioni mongole e cinesi. Dalla Crimea all’Europa la peste fu portata dai Mongoli alla colonia genovese di Caffa (Crimea) sempre a causa di una guerra. La diffusione in Europa fu accelerata dalla fuga dei mercanti genovesi, che portarono il contagio sui loro vascelli. La malattia approdò in Europa alla fine del 1347, con l’arrivo di navi genovesi a Messina, in Sicilia.
Diffusione nel Continente Dalla Sicilia alle città: Da Messina, la peste si propagò ai grandi porti del Mediterraneo, come Genova e Venezia, e da lì si diffuse nell’entroterra seguendo le rotte commerciali e carovaniere. Dalle città alla campagne: La malattia si estese anche ai borghi e alle campagne, colpendo la popolazione nel giro di pochi mesi.
Le cause della rapida diffusione furono le rotte commerciali, le estese reti marittime e terrestri, dalle quali si collegavano le diverse regioni del mondo allora conosciuto, e che furono il principale vettore di diffusione. Le navi, i magazzini e i centri urbani con le loro condizioni igieniche precarie, favorivano la proliferazione dei topi e delle pulci. Le scarse conoscenze mediche del tempo erano limitate e la medicina si basava ancora su teorie antiche. Gli Uffici di Sanità e misure come la quarantena furono introdotti solo in seguito alla presa di coscienza della gravità del fenomeno.
Conseguenze e alta mortalità: la Peste Nera causò la morte di decine di milioni di persone in Europa, riducendo la popolazione del continente di un terzo o poco più. La crisi sociale ed economica, con la drastica diminuzione della manodopera, portò a crisi economiche e a un abbandono massiccio delle campagne, mentre i villaggi e le città videro la loro attività dimezzarsi. IcCambiamenti sociali sconvolsero la società, con conseguenze che inclusero l’aumento della superstizione e l’accusa, con persecuzione, di ebrei e streghe, ma anche lo sviluppo di strutture sanitarie e l’introduzione di misure di igiene pubblica come la quarantena.