L’idea di Medioevo nacque con l’Umanesimo italiano fra il XIV e il XV secolo, quando letterati e artisti acquisirono la consapevolezza di vivere un’epoca di radicale cambiamento culturale e morale. Questa fase era caratterizzata da tre fasi: antichità classica, l’età dell’imbarbarimento e decadenza seguita dalla caduta dell’impero romano (meglio definirla cambiamento dell’Impero romano) e l’età nuova, quella che, grazie a loro (umanisti) erano ritornati i valori della civiltà classica.
Gli umanisti francesi non potevano condividere a pieno il disprezzo per i secoli nei quali si erano formate le loro istituzioni politiche, lo stesso valeva per quelli tedeschi, i quali vedevano in essi il momento dell’affermazione della loro identità, grazie soprattutto al ruolo dell’impero.
Il motivo di critica nei confronti del Medioevo fu, piuttosto, per questi ultimi. Nel clima della Riforma protestante e l’operato della Chiesa di Roma, la quale avrebbe tradito la propria missione, allontanandosi dal modello della comunità cristiana delle origini, provocando la rovina dell’impero tedesco.
L’idea di Medioevo
La connotazione del Medioevo è inizialmente negativa, come definita dagli umanisti del XV secolo che lo considerarono un periodo di decadenza tra l’età classica e il Rinascimento. Tuttavia, questa visione è stata contestata in vari modi: nel Romanticismo è stato rivalutato per il suo misticismo, mentre oggi si cerca un approccio più equilibrato che riconosca sia i problemi di allora, sia la sua importanza storica come ponte tra l’antichità e la modernità.
La polemica sul Medioevo, nata in ambito letterario e artistico, riprese tutto il suo vigore anche nel Settecento in connessione con la critica condotta dagli illuministi. È nella Germania di fine Settecento, però, con la contestazione degli ideali illuministici di razionalità e cosmopolitismo, si coglie la formazione dell’identità culturale e morale del popolo tedesco.
I filosofi e i letterati tedeschi esaltavano il Medioevo come un’epoca di serenità spirituale e il Cristianesimo come forza creatrice dell’Europa, cercando di superare la mancanza di unità statale della Germania.
Al centro del dibattito sul Medioevo c’è il rapporto tra latinità e germanismo (soprattutto per la questione longobarda) e il ruolo svolto nel corso del Medioevo dal papato. I Franchi contro i Longobardi, la mancanza dell’unione della penisola Italica, colpa, secondo Machiavelli, del Papa.
Sebbene il Medioevo è germanico, la sua rivoluzione non fu però un fenomeno limitato alla Germania (sebbene, ancora, lo Stato di Germania non esisteva) e all’Italia, lo stesso avvenne anche in Francia e in Inghilterra.
Il Medioevo non è la fine del mondo romano, ma la sua trasformazione in relazione alle condizione nuove che vennero a determinarsi tra il III e il IX secolo, in seguito all’arrivo di nuovi popoli nel territorio dell’impero. Esso si divide in quattro fasi: Tarda Antichità (autunno del mondo antico, prima periodo, IV-VII), Alto Medioevo (seconda periodo, VIII-X), Pieno Medioevo (terzo periodo, XI-XIII) e Tardo Medioevo (quarto periodo, autunno del medioevo, XIV-XV).
Nonostante l’articolazione nei quattro periodi, il Medioevo fu innanzitutto un’età profondamente religiosa, in cui il messaggio di Cristo permeò la vita pubblica e privata. Nel mondo romano l’autorità politica assorbiva in sé quella religiosa, per cui l’imperatore era anche il pontefice massimo nel culto pagano. Nel Medioevo sono sostenute a vicenda per un fine di carattere sacrale, trattandosi della salvezza eterna dei cristiani e anche se la responsabilità ricadeva sui sacerdoti, i governanti non potevano disinteressarsi. Questo portò tra Stato e Chiesa la collaborazione tra vescovi e funzionari pubblici.
Un’altra componente della società medievale fu lo spirito comunitario delle società germaniche. I Germani quando vennero a contatto con il mondo romano, furono portatori di una civiltà che, per quanto influenzata da quella più evoluta dei vicini, era pur sempre improntata da valori diversi da quella Romana. Erano popoli di uomini in armi, seminomadi che si muovevano con le famiglie. I clan che si insediarono nell’impero, fondarono patrimoni fondiari ad opera di capi militari.
Definire un solo elemento che caratterizzi interamente il Medioevo è riduttivo, data la sua estensione temporale e le profonde trasformazioni che lo attraversarono. Tuttavia, due elementi dominanti e strettamente interconnessi delineano gran parte del periodo, seppur con un’evoluzione significativa nel tempo: la centralità della Chiesa e la struttura sociale del feudalesimo.
