La CNN e l’America piangono il giornalista che ha saputo trasformare le semplice e classiche interviste in un vero e proprio show. Tale capacità gli è valsa il titolo di re delle interviste, irriverenti, divertenti e coinvolgenti. Stiamo parlando di Larry King.
Il leggendario conduttore e giornalista Larry King muore a causa del Covid
Larry King, all’anagrafe Lawrence Harvey Zeiger, era nato a New York il 19 novembre 1933. Larry King era stato ricoverato per Covid-19 alla fine di dicembre al Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles. Purtroppo, il celebre giornalista non godeva di una buona salute, e i diversi tentativi di sostenerlo nella lotta contro il Coronavirus si sono rivelati vani. Il 23 gennaio, il Re delle interviste si è spento, lasciandoci una grande eredità.
King, che ha il diabete di tipo 2, ha affrontato una serie di problemi medici nel corso degli anni, tra cui diversi attacchi di cuore e un intervento chirurgico di bypass quintuplo nel 1987. Nel 2017, King ha rivelato che gli era stato diagnosticato un cancro ai polmoni e che ha subito un intervento chirurgico per curarlo. I suoi problemi medici lo hanno ispirato ad avviare la Larry King Cardiac Foundation , un’organizzazione no-profit che mira ad aiutare coloro che non hanno un’assicurazione sanitaria a permettersi cure mediche.
Oltre 50.000 interviste nel curriculum di King
Larry King, con le maniche delle camicie sempre tirate su e le sue variopinte bretelle, ha segnato e ha cambiato il modo di raccontare la realtà. In un’epoca piena di giornalisti famosi, King era un gigante, tra gli intervistatori più importanti in televisione e ospitava presidenti, star del cinema e atleti di livello mondiale.
Sapeva ascoltare i suoi ospiti, e lo dimostrava anche con la sua postura, leggermente portata in avanti, e non interrompendo mai i discorsi e le storie che ascoltava. Il suo primo programma è stato il Larry King Show, un talk show radiofonico trasmesso a livello nazionale tramite il Mutual Broadcasting System da gennaio 1978 a maggio 1994. Un vero e proprio show-man che intratteneva occasionalmente il pubblico raccontando aneddoti divertenti della sua giovinezza e degli inizi della sua carriera radiofonica.
Nella sua lunga carriera, ha condotto il Larry King Live sulla CNN dal 1985 al 2010, uno dei più longevi il talk show americani. Il Re ha intervistato candidati alla presidenza, celebrità, atleti, star del cinema e gente comune. Si è ritirato nel 2010 dopo aver registrato più di 6.000 episodi dello spettacolo. E’ riuscito ad intervistare tutti i presidenti americani, da Ford ad Obama. Di grande importanza, inoltre, sono le sue interviste alle grandi personalità mondiali e importanti leader, come: il Dalai Lama, Martin Luther King, Vladimir Putin, Nelson Mandela e tanti altri.
King è riuscito a mettere insieme i due membri rimanenti dei Fab Four, Paul McCartney e Ringo Starr, nel 2007 per promuovere il lancio di LOVE, lo spettacolo del Cirque du Soleil di Las Vegas dei Beatles. Erano presenti anche Yoko Ono e Olivia Harrison. Piccola gaffe per Larry King che ha chiamato Ringo Starr “George”.
Tra i suoi ultimi ospiti ci sono stati Barack Obama, Nancy Reagan e Lady Gaga che si presentò con bretelle e cravatta per rendere omaggio all’inconfondibile look del giornalista.
Non ha mai preteso di essere definito un giornalista, ma il suo programma faceva notizia a causa delle dichiarazioni degli ospiti. Ad esempio, Ross Perot annunciò la sua candidatura presidenziale durante una sua intervista nel 1992.
Anche l’ex presidente Trump è stato intervistato dal re delle interviste, e, il 7 ottobre 1999, il presidente uscente dichiarò che aveva alcun interesse per la politica. Ma, dopo diverse interviste, Trump mostrava sempre più interesse verso la politica. Nel 2013, l’anchorman gli ha chiesto “perché non candidarsi” dopo aver insinuato che avesse già ottenuto tutto nel mondo degli affari e dello spettacolo.
Anche Vladimir Putin si è seduto di fronte al giornalista americano. Nel 2000, i due hanno affrontato una serie di argomenti: dalle elezioni presidenziali americane del 2000 al disastro del sottomarino di Kursk, dai piani statunitensi per la difesa missilistica al passato di Putin come ufficiale del KGB e all’incerto futuro economico della Russia.
Sono tanti i leader intervistati, si potrebbe continuare con Hugo Chavez, Muammar Gheddafi, Mahmoud Ahmadinejad. Lo stesso King definì l’intervista con Gheddafi come la peggiore intervista mai fatta. Mentre, dopo la morte di Chavez, King lo ha ricordato come una persona “estremamente calorosa, molto aperta, da abbracciare”.
Riguardare e riascoltare le interviste di Larry King può aiutare i nuovi giornalisti (e non solo i nuovi) ad essere dei bravi interlocutori e ascoltatori. Il segreti di Larry era il saper porre brevi domande, senza fare troppi giri di parole, ma soprattutto saper ascoltare senza mai interrompere. In un’intervista del 2017, ha dichiarato:
La chiave dell’intervista è ascoltare: se non ascolti, non sei un buon intervistatore. Odio gli intervistatori che arrivano con una lunga lista di domande preparate… Non è così che funziona per me: mi concentro esclusivamente sulla risposta e confido nel mio istinto per le domande.