Oggi, 29 gennaio 2024, è scomparsa Sandra Milo, attrice e conduttrice italiana. Si è spenta nella sua abitazione e tra l’affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. Sandrocchia, come l’aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano.
Il messaggio della famiglia
I figli hanno scritto sui profili social della madre: “Oggi alle 8:25 del mattino nostra madre è venuta a mancare. Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, nel modo in cui ci aveva espressamente richiesto, circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady. Vi chiediamo di rispettare il nostro immenso dolore e di pregare per la sua anima, rivolgendole un pensiero di luce. Ringraziamo sentitamente nostro padre Ottavio de Lolllis, l’avvocato Bruno della Ragione, Maurizio Pennesi, Alberto Matano, Cristina Morea, Maria Grazia Cucinotta, Claudio e Pino Insegno, Franco Brel, Angelo Genovese, Franco Lattanzi e sua moglie Rita, Enrico Pola, Federica Di Giacomo, Lorenzo Picone, Luigi Alesi, Angelo De Biasio, Carlotta e Gabriele Malaguti, Marina e Tullio, Maricla Verdesca, Simona Ballarino. E se abbiamo dimenticato qualcuno ce ne scusiamo sentitamente. Debora, Ciro, Azzurra“.
La carriera di Sandra Milo, diva italiana
Negli anni successivi, Milo ha recitato in numerosi film di successo, tra cui “Arsène Lupin, il ladro gentiluomo” (1957), “La donna che venne dal mare” (1957), “Vite perdute” (1958) e “Il giorno e la notte” (1958).
Nel 1963, ha conosciuto il regista Federico Fellini, che l’ha voluta per i suoi film “8½” (1963) e “Giulietta degli spiriti” (1965). In questi film, Milo ha interpretato due ruoli memorabili, quello di una diva del cinema in crisi esistenziale e quello di una donna tormentata dai fantasmi del suo passato.
Per le sue interpretazioni in questi due film, Milo ha ricevuto due Nastri d’Argento come miglior attrice non protagonista.
Negli anni successivi, la carriera di Milo ha avuto alti e bassi. Ha recitato in alcuni film di successo, come “Il disco volante” (1964) e “L’uomo che amava le donne” (1973), ma ha anche preso parte a film di scarso valore artistico.
Nel 1968, si è ritirata dal cinema per dedicarsi alla famiglia. È tornata sul grande schermo solo nel 1979, con il film “Il malato immaginario” di Tonino Cervi.
Nel corso della sua carriera, Milo ha anche condotto alcuni programmi televisivi, tra cui “Domenica in” (1971-1972) e “Canzonissima” (1971).
Nel 2021, ha ricevuto il David di Donatello alla carriera.
Sandra è una figura complessa e affascinante. È stata una diva del cinema italiano, ma anche una donna forte e indipendente. La sua carriera è stata segnata da successi e delusioni, ma ha sempre dimostrato un grande talento e una grande passione per la recitazione.
I ruoli più iconici
Tra questi, citiamo:
- La giovane donna ingenua e seducente in “Lo scapolo” (1955)
- La diva del cinema in crisi esistenziale in “8½” (1963)
- La donna tormentata dai fantasmi del suo passato in “Giulietta degli spiriti” (1965)
- La moglie del protagonista in “Il disco volante” (1964)
- La donna che seduce il protagonista in “L’uomo che amava le donne” (1973)
La vita privata di Sandra Milo
Sandra Milo ha avuto una vita privata ricca e movimentata. È stata sposata tre volte, con Cesare Rodighiero, Moris Ergas e Ottavio De Lollis. Ha avuto tre figli, Ciro, Deborah e Azzurra.
Nel corso della sua vita, Milo ha dovuto affrontare anche momenti difficili, come la depressione e la dipendenza dalle droghe. Tuttavia, ha sempre dimostrato una grande forza di volontà e ha sempre saputo risollevarsi.
Oggi, Sandra Milo è una donna di 90 anni, ma è ancora attiva nel mondo dello spettacolo. Continua a recitare in teatro e in televisione, e partecipa a numerosi eventi pubblici.
Gli amori
La morte della mamma e l’eutanasia
Sempre nel segno di “una svanita piena di saggezza”, nel 2007 la Milo, durante una intervista tv, raccontò di aver aiutato la madre in fin di vita a morire. “Mia madre si stava consumando – disse allora l’attrice tra le lacrime – Così, mi chiese di aiutarla a morire. Mi ha fatto uscire dalla stanza, ed è morta, sola, come lei voleva. So che c’è molta gente a favore dell’eutanasia e molta contro, ma come si fa a dire ‘no’ se sai che quella persona non avrà scampo a causa del male che l’ha colpita? La gente deve poter morire con dignità”. Nel 2019 invece, molto provata da una vicenda con l’Agenzia delle Entrate, aveva confessato a “Verissimo” di aver pensato anche al suicidio.