Ieri sera è andata in scena la nona rappresentazione di Aida: una serata speciale non solo perché è stata l’ultima occasione di vedere insieme il cast protagonista della seguitissima serata inaugurale del 100° festival, ma anche perché è coinciso con la data del debutto italiano di Maria Callas come Gioconda in Arena nel 1947:
nell’anno del centenario della Divina, Fondazione Arena la ricorda in diversi modi, tra cui il patrocinio del Premio a lei intitolato assegnato nel primo pomeriggio di ieri, la mostra 100 volte Callas visitabile gratuitamente al Palazzo della Gran Guardia, con la cura dell’Archivio Tommasoli e il patrocinio del Comune di Verona, o la speciale dedica di questa rappresentazione di Aida.
Il cast conferma l’affiatato e prestigioso timbro internazionale, comprendente diversi artisti applauditi alla serata inaugurale: protagonista ideale è stata e per un’ultima sera Anna Netrebko, col tenore Yusif Eyvazov, suo compagno in scena e nella vita, quale Radames;
il mezzosoprano Olesya Petrova è la principessa Amneris, il baritono Amartuvshin Enkhbat Amonasro, il basso-baritono americano Christian Van Horn -per il suo esordio areniano- è il gran sacerdote Ramfis, Simon Lim il Re degli Egizi, Carlo Bosi e Daria Rybak rispettivamente il messaggero e la sacerdotessa.
L’Orchestra di Fondazione Arena e il Coro preparato da Roberto Gabbiani sono diretti per un’ultima serata dal M° Marco Armiliato, al quale succederà Daniel Oren per le ultime 4 repliche del capolavoro verdiano.
Aida cede il palcoscenico alle altre produzioni
La nuova produzione, definita “di cristallo” per trasparenze e spettacolari giochi di luce con cui si esaltano le linee dell’Arena, è firmata da Stefano Poda per regia, scene, costumi, luci e coreografie: nella sua visione dantesca, il mondo in guerra di Aida prende forma sul palcoscenico con oltre 500 persone tra solisti, coro, figuranti, bambini e mimi che indossano abiti ispirati a Paco Rabanne e Capucci ed elmi che brillano come opere di Damien Hirst: con loro è impegnato anche il Ballo della Fondazione, coordinato da Gaetano Petrosino.
Aida, che come tutte le opere di agosto e settembre inizierà alle 20.45, apre una settimana di eventi imperdibili per il 100° Festival areniano:
questa sera, giovedì 3 agosto tocca al classico Nabucco secondo de Bosio con un nuovo cast;
domani venerdì 4 agosto ultima replica del nuovo Rigoletto con Enkhbat e il doppio debutto di Nadine Sierra e Piotr Beczała;
quindi sabato 5 agosto in Tosca esordisce il nuovo cast con Yoncheva, Grigolo e Burdenko,domenica 6 agosto Plácido Domingo omaggia il 100° Festival con sette stelle dell’opera.
Il 100° Arena di Verona Opera Festival 2023, che si svolge con il doppio patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione del Veneto, è in scena fino al 9 settembre con 8 titoli d’opera, 4 serate di gala e un concerto straordinario.
Tra le molte iniziative che coinvolgono tutta la città, Fondazione Arena propone per la durata del Festival due mostre fotografiche: oltre a quella dedicata a Maria Callas, presso la libreria Feltrinelli di via Quattro spade è visitabile la mostra Aida 100 che documenta con gli inediti scatti di Ennevi i molti particolari della nuova produzione firmata da Stefano Poda per il 100° Festival.
L’eccezionalità di questa edizione si rispecchia anche nel parterre degli sponsor privati. Ai partner storici si aggiunge un folto numero di nuovi marchi. Tra gli sponsor di lungo corso Fondazione Arena di Verona desidera ringraziare in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, RTL 102.5.
Alla compagine degli official sponsor si aggiungono quest’anno Forno Bonomi, Metinvest/Saving Lives, Genny, che firma le nuove divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico e Müller, che sostiene i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità.
Tra gli official partner, a marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Casa Sartori, SABA Italia, SDG Group e al Cultural Partner Palazzo Maffei, vanno ad aggiungersi Acqua Dolomia, Sanagol e Mantova Village.
La Fondazione Arena non manca una sola occasione favorevole per elargire un ringraziamento doveroso anche a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana, dell’omonimo pastificio, e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Calzedonia, che giunge quest’anno alla sua terza edizione.
Info: www.arena.it