Il 26 luglio il chitarrista statunitense si esibirà in acustico sul Gran Cono per il Pomigliano Jazz Festival: un concerto in vetta, tra ritmo e silenzio
C’è qualcosa di ancestrale nella musica che risuona in cima a un vulcano. E se a imbracciare la chitarra, seduto a 1200 metri d’altezza sull’orlo del Gran Cono del Vesuvio, è uno come Al Di Meola, l’esperienza si fa irripetibile. Il 26 luglio 2025, nell’ambito del Pomigliano Jazz Festival, va in scena uno degli appuntamenti più attesi dell’estate musicale italiana: un concerto al tramonto, sospeso tra cielo e lava, con il Golfo di Napoli a fare da quinta naturale.
Non è solo musica. È una visione.
Il vulcano, la chitarra, il tramonto

Da anni il Pomigliano Jazz porta la grande musica in scenari naturali spettacolari: eremi, anfiteatri, boschi. Ma il cratere del Vesuvio resta il più simbolico, il più vertiginoso. Qui, ogni estate, un artista sale sulla vetta e restituisce suono a un luogo che già vibra di suo.
Quest’anno tocca a Al Di Meola, chitarrista leggendario, capace di unire virtuosismo e poesia, velocità e meditazione. Ad accompagnarlo in questo set acustico sarà Peo Alfonsi, suo partner storico nelle formazioni più intime. Insieme costruiranno un concerto fatto di ritmiche sincopate, melodie liriche, armonie ricercate: la cifra distintiva di Di Meola da oltre quarant’anni.
Da Chick Corea a Napoli: una carriera senza confini
Per chi ama la chitarra, Al Di Meola è una figura mitica. Statunitense, ma di origini campane, ha suonato con alcuni dei più grandi musicisti del Novecento: Chick Corea (nei Return to Forever), Paco de Lucía, John McLaughlin, Jean-Luc Ponty, Stanley Clarke. E poi ospite in dischi di Zappa, Santana, Pavarotti, Phil Collins, Stevie Wonder, solo per citarne alcuni.
Ma non è solo una star. È anche un esploratore sonoro. In lui convivono jazz, flamenco, musica classica, rock progressivo, suggestioni mediterranee. E proprio l’amore per Napoli, città che considera sua per affinità emotiva, sarà parte integrante della scaletta vesuviana: tra brani celebri, novità discografiche e omaggi inediti.
Come partecipare al concerto sul Vesuvio

L’esperienza comincia dal basso. L’appuntamento per il pubblico è fissato alle 16:30 al piazzale quota 1.000 di Ercolano, dove si trovano punti ristoro e info point. Da lì, in piccoli gruppi, si risale a piedi accompagnati da guide vulcanologiche, lungo sentieri panoramici che si snodano tra lave antiche e ginestre in fiore.
Una volta raggiunta la cima, ci si siede a terra, su cuscini, circondati dal silenzio e dal respiro della montagna. I musicisti iniziano a suonare mentre il sole cala sul mare. Nessuna amplificazione, nessuna barriera. Solo il suono delle corde e l’eco del cratere.
Un evento da vivere con rispetto: niente flash, niente rumori inutili, solo attenzione e ascolto.
Un’esperienza irripetibile
I biglietti sono disponibili da oggi, ma i posti sono limitati. Chi c’è stato negli anni passati lo sa: il concerto sul Vesuvio non è solo un live, è una liturgia laica, una forma di immersione totale tra natura, arte e spirito.
E con Al Di Meola protagonista, il cratere quest’anno promette scintille. Ma non di fuoco: di emozione.
Ti piacerebbe ascoltare Al Di Meola seduto sull’orlo di un cratere? Prenota subito il tuo posto per il 26 luglio e preparati a una delle esperienze più emozionanti dell’estate.
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