Anche nel 2021 “C’è del marcio in Danimarca”! Il 17 novembre ha debuttato al Teatro di Roma, Amleto di Shakespeare, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti e vi rimarrà fino al 9 dicembre.
Il regista sottolinea il fatto che ha impiegato due anni per poter mettere in scena Amleto. Con la pandemia l’essere umano si è posto nuove domande, per cui alla riapertura dei teatri, gli spettatore abbracciano il mondo del Principe di Danimarca, che si riveste di questa nostra complessa contemporaneità.
”E’ un testo che mette al centro il teatro, ancora più centrale quindi dopo questa lunga stagione di teatri chiusi”, spiega il regista. Si riparte quindi “dall’essere e non essere, un punto da cui è ripartito ognuno di noi in questo momento, vivere o non vivere”.
Nei panni di Amleto, Principe di Danimarca, abbiamo l’attore Fausto Cabra, diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano e che vanta nella sua carriera nomi del calibro di Luca Ronconi. E’ stato inoltre vincitore dei Premi Salvo Randone 2005 come miglior giovane attore neodiplomato italiano, Ernesto Calindri come miglior attore emergente 2007, Hystrio – Mariangela Melato come miglior RIVELAZIONE 2015.
Alla musica e alle architetture sonore troviamo il maestro Sigillò Massara che ha già collaborato con Giorgio Barberi Corsetti per orchestra vocale in Streghe di Venezia di P. Glass, in scena al teatro Massimo di Palermo nel 2016). Nel 2017 ha scritto l’orchestrazione vocale per Le Rane di Aristofane al teatro antico di Siracusa.
Scrive e conduce la realizzazione delle ambientazioni vocali e musicali del Tiranno Edipo! in scena a Spoleto, nel 2018 a cura dell’Accademia Silvio D’Amico, I Sette Peccati Capitalisti, prologo alla Cavalleria Rusticana per Matera Città della Cultura 2019 al Teatro San Carlo di Napoli.
Conduce e scrive le musiche per il progetto dei Teatri di Roma Cantiere Amleto o la gioventù usurpata realizzato a Roma nel 2020 presso il parco di Tor Tre Teste e nel 2021 a Tor Bella Monaca, un progetto partecipativo finalizzato all’inclusione delle zone periferiche nelle attività culturali del Teatro di Roma.
Scrive e conduce le musiche per La Metamorfosi di Kafka sempre per la regia di G. Barberio Corsetti, in scena nel 2021 al teatro Argentina di Roma.
Attualmente Giorgio Barberio Corsetti è il Direttore del Teatro di Roma già dal 2020 ed è anche consulente artistico del teatro Nazionale. Con le sue precedenti compagnie, La Gaia Scienza nel 1976 e Fattore K nel 2001, ha sempre praticato una ricerca sul rapporto tra il teatro e le altre discipline sceniche come le arti visive, la poesia, la scrittura, la musica, le arti circensi, la video-arte, la danza. Come Direttore del Teatro di Roma cerca di creare un dialogo tra il teatro e il tessuto urbano. Rientrano in questo progetto il format Metamorfosi cabaret nato durante il Lockdown, La metamorfosi di Kafka e il progetto itinerante Cantiere Amleto nelle periferie romane.
Amleto, nella regia e nell’adattamento scenico di Giorgio Barberio Corsetti
Il rapporto di Amleto col pubblico si fa più stretto ed intenso nella regia di Giorgio Barberio Corsetti. Egli infatti immagina la Reggia danese come un complesso gioco di scatole sceniche che di volta in volta si compongono e scompongono davanti a un pubblico che in fondo da Amleto ha ereditato quelle che sono le caratteristiche dell’eroe moderno.
«Amleto accoglie il pubblico in teatro, il suo e nostro teatro intimo,
profondo, nascosto»
Lo spazio scenico è quindi popolato dai desideri, dalle paure, dalla lotta che Amleto ingaggia con personaggi reali e immaginari, e con sé stesso,
per cercare il suo posto nel mondo.
Anche lo spettatore a sua volta immagina quel movimento di fantasmi, rimorsi, azioni e paure che si agitano nella Reggia di Elsinore e nella quale proietta il suo vissuto che umanamente si dibatte tra “L’essere e il non essere”.
Fausto Cabra è inoltre coordinato da un eccellente cast, insieme al quale modella ad arte la Reggia di Elsinore che diventa nell’intenzione di Giorgio Barberio Corsetti una fabbrica dei sogni che visitiamo ogni notte.
Tra gli altri interpreti ricordiamo Dario Caccuri, Michelangelo Dalisi, Adriano Exacoustos, Francesca Florio, Diego Giangrasso, Iacopo Nestori, Francesco Sferrazza Papa, Giovanni Prosperi, Sara Putignano, Francesco Bolo Rossini, e Mimosa Campironi nei panni di Ofelia, ma anche in scena come musicista, alla chitarra elettrica. La Campironi ha anche collaborato alle musiche nello spettacolo di Laura Morante, Io Sarah, Io Tosca.
Per informazioni e prenotazioni consulta il sito del Teatro di Roma.