Andy Fletcher è morto. Il chitarrista e tastierista della storica band dei Depeche Mode, nonché fondatore della stessa, insieme a Martin Gore e David Gahan, ha lasciato questa terra a soli sessant’anni e con essa la sua musica.
Sposato con Grainne Mullan, dal 16 gennaio 1991, Andy Fletcher viveva da tempo a Londra con la famiglia.
Lascia una figlia, Megan, nata nel 1991, e un figlio, Joseph, nato nel 1994.
Il triste annuncio della morte di Andy Fletcher è stato dato sulle pagine social direttamente della band, con un accorato e commovente messaggio da parte di Dave Gahan e Martin Gore:
Siamo scioccati e sopraffatti dalla tristezza per la prematura scomparsa del nostro caro amico, membro della famiglia e compagno di band Andy ‘Fletch’ Fletcher
Fletch aveva davvero un cuore d’oro e c’era sempre quando avevi bisogno di sostegno, di una conversazione vivace, di una buona risata o di una pinta fredda
I nostri cuori sono con la sua famiglia. Vi chiediamo di tenerlo nei vostri pensieri e di rispettare la privacy in questo momento difficile
Chi era Andy Fletcher
Nato a Nottingham nel 1961, Andy Fletcher ha dedicato buona parte della sua vita alla musica, occupandosi della band anche nella veste di manager.
Fu nel 1980, dopo aver conosciuto Gore, che proprio Andy Fletcher pensò di creare i Depeche Mode.
Il risultato fu una tra le band inglesi più amate e popolari nel mondo.
Nel 2020 Andy Fletch è stato inserito nella Rock ‘n Roll Hall of Fame come membro della celebre band.
Capitò per due minuti anche a Dave Gahan
Già il 28 maggio 1996, la band rischiò di perdere il suo frontman tanto che dopo quell’episodio, la vita da rockstar di Dave Gahan cambiò davvero per sempre.
Quel giorno venne portato d’urgenza al Cedars Sinai Hospital di Los Angeles dopo un’overdose da speedball al Sunset Marquis Hotel quasi lo uccise.
Il cantante del gruppo britannico raccontò in un’intervista l’incredibile vicenda raccontando con dettagli sconvolgenti il terribile incidente di Los Angeles che gli ha cambiato per sempre la vita:
La prima cosa che mi sono reso conto in ospedale è che la mia anima si trovava fuori dal mio corpo. Era come se stessi fluttuando nella stanza e potessi osservare esattamente cosa stava succedendo sotto di me: gli infermieri attorno al mio corpo che accorrevano nella stanza da ogni parte per cercare di salvarmi“.
Il leader dei Depeche Mode ha poi aggiunto un dettaglio inquietante legato alla vicenda e all’esperienze extracorporea vissuta in quegli attimi:
Credo che sentissi la mia anima urlare perché aveva lasciato il mio corpo ed era diventata testimone di quello che gli era successo. Ero clinicamente morto, il mio cuore non batteva. Per me è come se fossero trascorse ore intere.
Poi ricordo che all’improvviso vidi una completa e spaventosa oscurità attorno a me. Di certo non era un posto che mi sarebbe piaciuto visitare di nuovo
In seguito a quell’episodio il frontman britannico venne arrestato per possesso di sostanze stupefacenti e decise di intraprendere un percorso di riabilitazione e disintossicazione.
Andy Fletcher invece è morto per davvero e la sua prematura scomparsa ha lasciato letteralmente tutti sorpresi ed increduli.
Resta l’idea della sua inconfondibile sagoma così come milioni di fan l’hanno vista ad ogni concerto e la musica dei Depeche Mode, testimonianza sempre viva di qualcosa che a ragione testimonierà da oggi in poi un nostalgico “per sempre”.
Buon viaggio Fletch… tutto il mondo stasera sta canticchiando un pezzo dei Depeche Mode!