Scritto nel 1986 poco prima della prematura scomparsa dell’autore, Anna Cappelli è un testo che indaga solitudine, desiderio di indipendenza e fragilità umana con ironia e drammaticità. Tolcachir sceglie un allestimento essenziale: scena firmata da Cosimo Ferrigolo, luci di Fabio Bozzetta, affidando a corpo e voce della protagonista il compito di guidare il pubblico in un viaggio vertiginoso tra umorismo e tragedia.
“Con umorismo pungente e assurdo questa pièce ci conduce nei labirinti della mente di un personaggio pieno di contraddizioni. Commovente e imbarazzante allo stesso tempo. Lo humor e la tragedia si mischiano in un sorriso doloroso che non lascia indifferenti” racconta Claudio Tolcachir, che torna a lavorare con Picello dopo il successo di Edificio 3.
Valentina Picello, interprete d’eccellenza
Attrice pluripremiata, Premio Hystrio all’interpretazione 2022, Premio Duse e Premio Mariangela Melato, Picello dà vita a un’Anna fragile e potente, capace di far risuonare il testo con rara intensità. La critica la definisce “straordinaria nella creazione di questo personaggio con cui è impossibile non entrare in empatia”.
Il progetto scenografico di Cosimo Ferrigolo evoca “un vago altrove, tra il Vero e l’immaginario”, un luogo in cui le macerie del passato si ricompongono in apparizioni sospese, dove “gli spettri possono entrare senza terrorizzarci“.