La strumentazione espressiva, le sfumature sperimentali e le trame ambientali di First Sounds sono realizzate con abilità musicale esperta e simbiosi tecnica da questo trio di Montreal appena formato. Si tratta della violinista Sarah Neufeld, del polistrumentista Richard Reed Parry e della violoncellista Rebecca Foon che hanno annunciato il loro album di debutto congiunto, First Sounds, prodotto da Shahzad Ismaily.
First Sound è un album che raccoglie nove composizioni, in uscita l’1 novembre su Evision Records/one Little Independent Records. La simbiosi tecnica, le le loro abilità musicali hanno prodotto una composizione musicale ricca di armonie, minimalismo dinamico e ampi crescendo.
Il loro debutto è annunciato con Maria, il primo singolo tratto proprio da questo album, First Sounds, arrivato da un momento di pausa a causa della pandemia globale.
Un progetto nato da anni di amicizia
I tre amici musicisti si conoscono da 25 anni, nel corso di tutti questo arco di tempo e prima di ritrovarsi insieme per poi unirsi in un solo album, ciascuno di loro ha intrapreso percorsi differenti sebbene legati da un’amicizia considerata da loro stessi un legame davvero speciale ed eterno anche nella musica.
Era il 1999 quando il trio si conobbe a Montreal e suonarono insieme per la prima volta, “Abbiamo iniziato a improvvisare, abbiamo percepito sin da subito un linguaggio musicale condiviso e senza parole, intuitivo e familiare” afferma Richard Reed Parry, e aggiunge “L’alchimia musicale che abbiamo trovato insieme è stata formativa in ciascuna delle band che abbiamo formato e nelle collaborazioni musicali che abbiamo perseguito, ma non abbiamo mai registrato il suono unico, intimo ed esplorativo del nostro trio”.
Maria, il primo singolo tratto dal disco, vede anche un altro loro amico: Shahzad Ismaily alle percussioni. “La melodia si ispira a una vecchia registrazione fatta a mano su un nastro a bobina da un registratore che avevo comprato, rovinata abbastanza da non percepire le voci né cosa stessero cantando, ma la melodia sembrava una specie di invocazione simile a un ipnotico inno” descrive ancora Richard.
Il brano è accompagnato dal video, dove il regista Jason Last afferma: “registrando e osservando la natura in Catalogna volevo catturare la natura ciclica e intricata del suono attraverso elementi di luce, tocco e movimento del mio corpo mentre scattavo e riprendevo”.
Tre talenti che si uniscono
Sebbene ciascuno di loro abbia intrapreso percorsi unici nel corso degli anni, i tre non si sono mai trovati a collaborare per davvero, anche se le carriere musicali di Richard e Sarah sono state profondamente intrecciate nel ventennio della loro amicizia, facendo parte della pluripremiata band Arcade Fire (dal 2001 ad oggi) e per il gruppo sperimentale Bell Orchestre (dal 2002 a oggi), entrambi hanno trascorso gli ultimi due decenni scrivendo musica e suonando in ogni angolo del mondo. Invece la compositrice e violoncellista Rebecca Foon è stata un punto fermo nella comunità musicale di Montreal per vent’anni, esibendosi in numerosi contesti, oltre a essere la co-fondatrice del moderno ensemble post-rock da camera Esmerine e membro di Thee Silver Mt Zion Memorial Orchestra (2001 – 2008) e Set Fire To Flames (2001 – 2004). Più recente è il suo progetto di scrittura di canzoni elettroacustiche Saltland. Foon si è esibita in tutto il mondo e pubblicato oltre una dozzina di album, oltre a ricevere numerosi e importanti riconoscimenti.
Ritrovandosi e suonando insieme è come avere percorso delle linee temporali, questa sensazione li ha riportati a esaminare le loro vite e come nel corso degli anni abbiano cambiato ed evoluto le proprie tecniche, stesse considerazioni hanno fatto da catalizzatore per gli arrangiamenti, le dinamiche e i titoli dei brani.
Sarah, Richard e Rebecca, normalmente abituati a girare il mondo in tour, si sono ritrovati a trascorrere lunghi periodi a Montreal. “È come se stessimo guardando in replay i nostri primi anni (i luoghi che frequentavamo, le persone che conoscevamo), vivendo allo stesso tempo il presente”.
Ora il trio si concentra sulla scrittura di musica cinematografica e, allo stesso tempo, un legame con la musica classica e orchestrale, un viaggio che stanno esplorando insieme. L’artwork del disco è a cura di Olafur Eliasson, pluripremiato artista islandese-danese noto per le sue installazioni artistiche scolpite, le quali utilizzano materiali elementari come luce, acqua, temperatura dell’aria, il tutto per migliorare l’esperienza dello spettatore. Dal 1997 le sue acclamate mostre personali sono apparse nei principali musei di tutto il mondo, dal Museum of Modern Art di New York alla Tate Modern di Londra.
Puoi trovare maggiori informazioni sul sito ufficiale.