Una domenica all’insegna dell’arte per la città di Oleggio che il 29 agosto, dalle 15 alle 18, apre ai visitatori le porte del Museo d’Arte Religiosa “p. A. Mozzetti”, situato all’interno della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo in piazza don Bertotti.
Il Museo d’Arte Religiosa di Oleggio, piccola città a metà strada tra Novara e il Lago Maggiore, nasce nel 1970 per volontà di padre Augusto Mozzetti, arciprete della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.
Padre Mozzetti capì che le chiese e gli edifici religiosi di Oleggio nascondevano dei veri e propri tesori di arte e di storia, ma essendo alcuni di questi edifici situati in aperta campagna e venendo a mancare anche i custodi, l’arciprete decise di raccogliere tutti questi oggetti: dipinti, stendardi processionali, reliquiari e paramenti sacri nei locali di alcune antiche confraternite che erano ubicate all’interno della chiesa.
Il museo di Oleggio è speciale
Questo museo racconta tradizioni ormai perdute.
A Oleggio c’erano ben sei confraternite, anche se oggi ne rimane solo una e ognuna di esse aveva un oratorio o una cappella e i confratelli acquistavano e commissionavano quadri, suppellettili, cori lignei, stendardi. Cercavano di addobbare il proprio spazio al meglio, dando sfoggio della loro ricchezza.
Tutto questo è stato raccolto qui, per tramandare la storia e l’opera delle confraternite di Oleggio.
Tra le opere più interessanti si segnalano:
- l’affresco trecentesco che rappresenta la Madonna col Bambino, staccato dalla chiesa di Santa Maria Annunciata
- la scultura in legno dipinto e dorato, della Madonna col Bambino, (XV secolo), proveniente dall’oratorio di Santa Maria in Galnago: attribuibile ad un maestro attivo nell’area dell’arco alpino;
- la tela con la Madonna delle rose, attribuita a Bernardo Zenale e datata tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo: la Vergine è raffigurata con il Bambino in braccio, accompagnata da due santi domenicani, circondata dai committenti e dai devoti.
Parte del ricco patrimonio tessile del museo è anche una pianeta, paramento liturgico indossato dal prete per dire messa) in velluto nero. Sembra sia stato indossato dal venerabile Enrico Stanislao Verjus, nato a Oleggio che fu il primo missionario cristiano cattolico in Nuova Guinea.
Tra gli oggetti conservati nel museo si trova anche un drago in ferro dipinto, realizzato verso fine la dell’Ottocento. Il drago, sorretto da un’asta, veniva esposto fino a pochi decenni fa durante le Rogazioni, le processioni che si svolgevano nelle campagne per favorire il raccolto. La chiusura delle sue parti snodate (zampe, testa, ali, coda) durante le fermate delle funzioni religiose simboleggiava la potenza della fede sul male, evocando benedizioni propiziatorie.
Da annoverare anche la saletta delle tavolette votive offre una ricca gamma di ex voto provenienti dalle chiese oleggesi, dal XVI al XIX secolo.
L’Ingresso al Museo d’Arte Religiosa “p. A. Mozzetti” ed alle sue mostre è gratuito, ma è richiesto essere dotati di Green Pass.
Per maggiori informazioni si può consultare direttamente il sito internet del museo o contattare il personale via mail al mar.oleggio@gmail.com o al Telefono: 3491537792.
Inoltre la gestione del museo vuole ricordare che, oltre alla vaccinazione, è possibile ottenere il Green Pass essendo risultati negativi a un test molecolare o antigenico rapido effettuato nelle ultime 48 ore, o essendo guariti dal Covid negli ultimi sei mesi.