Hai mai pensato di trovarti nel film di Ridley Scott “Il Gladiatore”? Tornare indietro nel tempo di 2000 anni, rivivere una vera lotta tra romani e barbari? O le sanguinarie battaglie dei gladiatori? Salire su una naves ceterae e visitare i numerosi porti commerciali, assistere alla vendita di merci preziose e sconosciute?
Visitare un sito archeologico ben conservato, camminando attraverso i caratteristici colonnati, sulle strade lastricate di grosse pietre, con un po’ di immaginazione, nemmeno troppa, può regalarti questa magia.
In Friuli, ad esempio, puoi trovare un importante sito archeologico, si tratta di Aquileia, città romana, fondata nel 181 a.C. e capitale della X legione augustea. Baluardo di Roma, la città, respingeva le invasioni asiatiche provenienti dai balcani, di importanza strategica per il dominio dell’adriatico, ricca di commerci e relazioni interculturali, in breve tempo divenuta metropoli, Aquileia, è oggi, annoverata tra i patrimoni dell’UNESCO.
Alcune zone dell’area archeologica le puoi visitare gratuitamente, facendo correre l’immaginazione, tra i resti di antichi templi, i fori, il teatro e le domus ancora ben conservati.
Fino al primo dicembre di quest’anno, al Museo dell’Ara Pacis a Roma, visitando la mostra Aquileia 2200 potrai ripercorre la storia di questa città, attraverso oggetti d’arte antica come la celebre Testa di Vento, o la stele del gladiatore Quinto Sossio Albo, ma anche opere bizantine o il tricolore che avvolse il corpo di un soldato scelto, morto nel 1921.
Una mostra che induce a riflettere, come solo l’arte sa fare, sul messaggio di interculturalità, di cui sentiamo tanto parlare in questo momento per ragioni socio-politiche, ma che di fatto, ai tempi degli antichi romani costituiva un’ovvietà, dovuta alla politica di una Roma, si conquistatrice, ma anche amante dell’arte e del commercio, aperta agli scambi economici e culturali di tutte le popolazioni del mondo allora conosciuto.
Non so tu, ma io la sento nella mente mentre ti scrivo:
“Anol shalom
Anol sheh lay konnud de ne um…”
Bello! Molto suggestivo! ???
Articolo essenziale, asciutto. Poche parole che descrivono questa antica città romana dove l’autrice ti trasferisce e ti fa vivere in Aquileia.
Brava.
Molto interessante!! Grazie!
bell’articolo, se non ci sei stato ad Aquileia, ti viene comunque voglia di andarci.
bellissima complimenti