Salomonica soluzione per gli Argenti di Morgantina di cui c’eravamo occupati un po’ di tempo fa in un articolo proprio qui su iCrewPlay.
E’ prevalso dunque il buonsenso che permetterà agli Argenti di Morgantina di rimanere in Sicilia nel Museo archeologico di Aidone, dal cui sito istituzionale al momento però, non v’è menzione della grandiosa novità riguardante i preziosi di fattura ellenica.
In breve, ma avrai certamente più completezza d’informazione se vorrai dedicare qualche minuto al precedente articolo, dalla direzione del Metropolitan Museum di NY, è stata finalmente posta la parola fine al destino di viaggiatori dell’arte per gli Argenti di Morgantina, sorte che prima di questa storica decisione, li vedeva trascorrere 4 anni nella grande mela e i successivi 4 nella “bedda Sicilia”.
Come abbiamo avuto modo di evidenziare già allora, forse noi con più enfasi di altri, tali spostamenti mettevano inevitabilmente e ogni volta, in ipotetico pericolo un immenso tesoro come ormai è palese siano gli Argenti di Morgantina.
Dalla regione Sicilia a dire il vero, la richiesta di interrompere il pendolarismo degli Argenti di Morgantina è stata costante e diplomaticamente pressante nel tempo, tanto da scaturire finalmente come detto, nella parola fine.
Persuaso finalmente da un nuovo e più che mai saldo patto di collaborazione, che nel linguaggio museale vuol dire l’apertura a scambi reciproci tra le due realtà culturali, possiamo dire che il dado è ormai tratto.
Non torneranno più nelle loro valigette da viaggio gli Argenti di Morgantina e resteranno nelle teche a loro dedicate, nel Museo archeologico di Aidone.
Un lieto fine dunque per gli Argenti di Morgantina che però ancora non ci soddisfa
Come non è mio uso fare, nel momento della stesura del primo articolo sugli Argenti di Morgantina, con meticolosità che davvero non mi appartiene, appuntai su un taccuino, date e numeri di telefono proprio perché, affascinata dalla storia di questi preziosi, itineranti loro malgrado, decisi senza bisogno neanche di pensarci che ne avrei tutti i costi seguito le sorti.
Aspettando paziente il periodo in cui, secondo i miei calcoli gli Argenti di Morgantina avrebbero soggiornato in quel d’Aidone, risoluta, telefono alla mano, ho chiamato il numero rispondente alla struttura, chiedendo notizie in merito perché davvero, io a quei preziosi mi c’ero proprio affezionata, solo a raccontarne, l’avvincente e non comune, storia.
Ricordo che a rispondere fu una gentile voce, la quale, sia pur rammaricata, mi metteva al corrente che Lei era un’impiegato/a demandata ad altre mansioni per cui non sapeva darmi le informazioni che cercavo, di certo poteva però invitarmi a richiamare perché il Museo era chiuso per carenza di personale.
Ho ovviamente raccolto l’invito del mio occasionale e gentile interlocutore e manco a dirlo, nelle settimane successive ho cercato di contattare la struttura in diverse occasioni, non riuscendo ahimè più ad avere risposta.
Quindi direi che d’ora in avanti, con il ritorno a casa dei preziosi manufatti, nessuno si aspetta il palinsesto gestionale del Metropolitan Museum of Arts di NY ma neanche telefonate stile Signora Cecioni.
Ci auguriamo quindi che la travolgente emozione del ritorno per sempre a casa degli Argenti di Morgantina smuova qualcosa; di fatto, al momento, su tre siti verificati, tutti ovviamente di caratura istituzionale, sono emerse tre indicazioni diverse circa gli orari settimanali di apertura del museo archeologico di Aidone.
Qualche notizia tecnica in più degli Argenti di Morgantina
A cura di Alessandra Merra. Servizio Museografico (Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), così come riportato dal sito ufficiale del Museo archeologico di Aidone.
Il Tesoro di Morgantina
E’ costituito da 16 oggetti di argento dorato, che hanno fattura e cronologia differenti probabilmente perché comprati e tesaurizzati dai proprietari della casa in epoche diverse.
Il medaglione di Scilla
Di eccezionale valore artistico è un medaglione con la figura di Scilla, mostro marino dal busto di donna e gambe a forma di teste di cane, che scaglia un masso. E’ probabile che il medaglione fosse pertinente ad una coppa o ad un piatto.
I vasi e le coppe per il simposio
Alcuni vasi erano destinati al simposio, il momento culminante del banchetto che i Greci dedicavano al consumo del vino. Due grandi coppe (mastoi) con i piedi a forme di maschere teatrali erano utilizzate per miscelare il vino con l’acqua e le spezie aromatiche. La brocchetta (olpe) e l’attingitoio (kyathos) servivano per prelevare il vino dal contenitore, le coppe con un medaglione dorato e la tazza a due anse (skyphos) erano usate invece per bere il vino.
Vasi e coppe per i riti sacri
Altri vasi erano impiegati nei riti sacri. Il piatto ombelicato (phiale mesomphalos) serviva per versare liquidi durante i sacrifici, il piccolo altare (bomiskos) decorato con ghirlande e bucrani si usava per bruciare i profumi ed infine le pissidi, di cui una con coperchio decorato con Erote e l’altra con figura femminile e cornucopia, contenevano essenze ed unguenti.
Le corna
Probabilmente pertinente ad un elmo “da parata” è una coppia di corna bovine.
Le iscrizioni in lingua greca
Iscrizioni in lingua greca sono presenti in alcuni argenti, tra le quali il nome Eupolemos, probabilmente l’ultimo proprietario del tesoro e che le fonti citano come proprietario terriero di Morgantina. Altri oggetti presentano anche le notazioni del peso con lettere e segni secondo un sistema ponderale tipico della Sicilia ed in particolare di Morgantina.
La tecnica di lavorazione
La tecnica di lavorazione degli argenti è particolarmente raffinata: erano infatti lavorati a sbalzo, cesellati ed infine sottoposti alla doratura. Probabilmente sono opera di artigiani che operavano nella opulenta Siracusa di Ierone II durante il III sec. a.C.
Per il resto non ci rimane che invocare saggiamente la Dea di Morgantina ed attendere gli eventi.
In quanto a te, caro lettore, occhio come sempre e stay tuned.
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Indirizzo
· Aidone (EN), Largo Torres Truppia 1, 94010