Quando sentiamo parlare di drive-in, la mente ci rimanda ad immagini di cinema all’aperto e auto parcheggiate verso uno schermo gigante. Ma ART DRIVE-IN, GENERALI non ha grandi schermi e potenti proiettori, ma grandiose opere artistiche, da vedere seduti comodamente dalle proprie auto.
Il 21 giugno è stata inaugurata ed aperta al pubblico la mostra Art Drive-in, Generali. E’ la prima mostra allestita a Brescia nel grande spazio del Garage dell’Agenzia Generali Brescia Castello. Il progetto espositivo è ideato e curato dall’Associazione BELLEARTI con il sostegno dell’Agenzia Generali Brescia Castello.
ART DRIVE-IN, GENERALI: Percorso sotterraneo d’arte contemporanea
L’Associazione BELLEARTI, pensando ai limiti imposti dall’attuale emergenza sanitaria, progetta una mostra underground, trasformando un garage sotterraneo in un insolito spazio espositivo. In questo modo, non solo si mostra la vena artistica di talenti più o meno conosciuti, ma si fa Arte.
ART DRIVE-IN, GENERALI è un percorso tra progetti artistici, installazioni, murales, disegni di grandi dimensioni a cui si può accedere esclusivamente in auto. Le opere sono installate sui muri, sulle colonne di uno spazio che è di per sé fuori dagli standard riservati alle esposizioni d’arte.
L’organizzazione non ha stabilito un tema specifico, ma ha lasciato libera scelta agli artisti, in modo tale da suggestionare e stimolare la mente dello spettatore, che sarà libero di scegliere il percorso che preferisce. Gli artisti sono stati scelti dal comitato di BELLEARTI e dai singoli galleristi associati.
Hanno già aderito all’invito di BELLEARTI molti artisti italiani e internazionali tra i quali: Ludovica Anversa (1996, Milano), Stefano Arienti ( 1961, Asola), Olivo Barbieri ( 1954, Carpi), Thomas Braida ( 1982, Gorizia), Linda Carrara ( 1984, Bergamo), Ambra Castagnetti ( 1993, Genova), Enrico T. De Paris ( 1960, Zottier di Mel), Giovanni Gastel ( 1955, Milano), Osamu Kobayashi ( 1984, Columbia, South Carolina, USA), Michele Lombardelli ( 1969, Piacenza), Davide Mancini Zanchi ( 1986, Urbino), Antonio Marras (1961, Alghero), Muna Mussie ( 1978, Keren, Eritrea), Ozmo ( 1975, Pontedera), Mimmo Paladino ( 1948, Paduli), Gabriele Picco ( 1974, Brescia), Antonio Riello ( 1958, Marostica), Leonardo Anker Vandal ( 1988, Copenhagen).
La mostra Art Drive-in Generali non ha una conclusione, ma subisce una trasformazione. Si arricchirà sempre di più con l’aggiunta di nuove opere. E’ una mostra nata per sottolineare l’evoluzione dell’arte che ” sa (di)mostrare come i limiti imposti da una crisi possono essere uno stimolo se si è dotati di visione. Dote che non manca agli artisti.”
Massimo Minini, presidente e fondatore di BELLEARTI, ha creato questa mostra con l’intento di rompere gli schemi in cui oggi si propone l’arte. Un’arte relegata a presentazioni online e tour virtuali, che per Minini, può avere la giusta attenzione anche in locali atipici.
Come ha dichiarato Massimo Minini:
In questo periodo di grandi limitazioni di accessi e misure di protezione mi sono chiesto come poter vedere le opere senza mascherina e tutto il resto. Noi BELLEARTI abbiamo pensato ai vecchi cinema dell’America anni Cinquanta, i drive-in, e passare dai film all’opera d’arte è stata questione di poco: se si possono vedere i film in macchina si possono vedere anche le opere. Certo, sono necessari lavori adatti: non miniature, ma opere realizzate appositamente, grandi, che si vedono bene da lontano.
BELLEARTI: una giovanissima associazione con lo sguardo proiettato verso il futuro
L’Associazione BELLEARTI, fondata a fine 2019 a Brescia, riunisce una ventina di operatori e appassionati d’arte con l’obiettivo di ideare e curare progetti, eventi e mostre negli spazi cittadini coinvolgendo personalità del mondo della cultura internazionale per creare circuiti di contatti virtuosi e scambi d’eccezione nel mondo della creatività contemporanea.
BELLEARTI è stata fondata da Minini con quattro galleristi, critici, collezionisti, amateur, appassionati generici, con lo scopo di occuparsi di arte contemporanea a Brescia. Un gruppo di appassionati che ha l’obiettivo di trattenere l’arte contemporanea e cercare spazi espositivi all’interno della Leonessa d’Italia.
Una mostra particolare ed insolita che merita attenzione e che potrebbe farci riflettere ancora una volta sugli effetti del coronavirus. Un’altra occasione in cui artisti e organizzatori sono messi alla prova dalle conseguenze di una pandemia che ha paralizzato il Mondo intero.
L’arte ci ha dimostrato, ancora una volta, la sua voglia di esprimersi e di trasformarsi in vaccino per combattere l’apatia, l’ansia e la depressione, i mali che hanno trovato campo fertile dopo le stragi de Covid-19.