Arte Etrusca e Arte Contemporanea insieme a Milano, questa la sfida che Fondazione Rovati ha ideato e voluto fortemente e che sta per realizzarsi con il sipario che si aprirà, il prossimo settembre, su quello che sulla carta è un accostamento decisamente singolare.
Il tutto prenderà forma all’interno del polo culturale già ampiamente avviato, sempre promosso dalla stessa Fondazione Rovati e che è al momento attivo con interessantissimi e concreti spunti per ogni esigenza.
Dal 6 luglio in quel di Milano, in Corso Venezia al civico 52, ha preso formalmente il via, una delle operazioni culturali più attese fra quelle in allestimento in città.
Ha infatti aperto al pubblico il giardino e l’annesso padiglione espositivo, con già allestita una mostra che narra proprio lo sviluppo e la progressione del cantiere stesso, la sala conferenze, la sala studio, il primo punto vendita della casa editrice Johan&Levi con funzione anche da bookshop del museo, il caffè-bistrot con affaccio sul lussureggiante giardino e il ristorante all’ultimo piano dell’edificio con annesso panorama mozzafiato sui grattacieli di Milano.
L’intera struttura che ospita questo innovativo ed interessantissimo polo museale è stata disegnata e pensata interamente da Mario Cucinella, tranne bistrot e ristorante i quali sono ambedue frutto di un progetto di Flaviano Capriotti e gestiti dallo chef Andrea Aprea.
Grande novità a settembre con l’arrivo dell’Arte Etrusca
Davvero atteso il museo d’arte sostenuto dalla medesima istituzione scientifico-culturale.
Si parte proprio il 1° settembre con le prenotazioni per le visite, che saranno, particolare ghiotto e non trascurabile, gratuite e per l’intero mese.
L’annuncio dell’inaugurazione arriva direttamente da Giovanna Forlanelli Rovati, oggi presidente della Fondazione e del suo comitato scientifico, la quale con sommo orgoglio ha sottolineato l’importanza di una realtà come quella creata dalla fondazione da Lei presieduta, ringraziando in primis quanti hanno contribuito all’opera di rifacimento strutturale dell’edificio che ospita il polo museale.
Infatti il processo di restauro, ampliamento e riqualificazione dello stabile molto complesso, è stato affidato appunto allo studio MCA – Mario Cucinella Architects, che in questi stessi anni ha rafforzato la propria presenza a Milano, aprendo in città la seconda sede dello studio e portando avanti ambiziosi cantieri: dall’ “iceberg” dell’ospedale San Raffaele a SeiMilano; dal Centro Direzionale Unipol fino al più recente masterplan di West Gate, nell’ambito di MIND, per citarne alcuni.
In attesa dunque del completamento delle ultime rifiniture, già è trapelato che gli spazi museali ipogei saranno destinati alla collezione di Arte Etrusca della Fondazione, e nelle sale del piano nobile dello stesso stabile invece, saranno accolte le opere d’arte contemporanea, con opere anche site specific e commissionate appositamente di Luigi Ontani, Giulio Paolini, Francesco Simeti e molti altri, che saranno esposte insieme a ulteriori reperti archeologici in una significativa porzione della sede pronta per essere varata.
Nella sede della Fondazione intitolata al medico, ricercatore e imprenditore farmaceutico Luigi Rovati verranno svolte iniziative coerenti con i principi di utilità sociale che hanno ispirato la genesi dell’istituzione.
Sebbene l’atteso museo di arte etrusca e contemporanea rappresenti la punta di diamante del programma, oltre a essere l’intervento architettonico più rilevante dell’intero progetto di riqualificazione, fin dalla gestazione l’obiettivo dichiarato è stato quello di concepire un luogo destinato non solo alla fruizione delle opere d’arte.
Spazio, dunque, anche al pensiero, allo studio e alla sperimentazione, in un’ottica di apertura alla città e con l’intento di stringere legami con il suo tessuto culturale, veicolando tutto questo anche attraverso l’accostamento Arte Etrusca e Contemporanea.
Propositi che si riflettono nel calendario degli appuntamenti che, proprio dal 6 luglio, inizieranno il conto alla rovescia che porterà all’inaugurazione dei citati nuovi ambienti museali.
Utilità sociale, Creazione, Spazio, Relazione sono quattro degli otto codici fondamentali del cosiddetto “metodo” della Fondazione Rovati: per l’intero mese di luglio, ciascuno di questi concetti verrà analizzato in un ciclo di incontri settimanali, aperti al pubblico, su prenotazione, scandito dalla partecipazione, fra gli altri, di Giovanna Forlanelli Rovati e dell’architetto Cucinella.
Teatro di questo palinsesto sarà la sala conferenze della sede, mentre nel Padiglione, collocato nel giardino, visitabile la mostra Fondazione Luigi Rovati: il cantiere e il processo. Si tratta di un progetto espositivo curato dal comitato scientifico, incentrato sul percorso che ha condotto alla riattivazione, dopo una fase di disuso, dell’edificio di Corso Venezia e alla sua trasformazione in multiforme polo culturale.
LA curiosità a questo punto è davvero tanta e non vediamo l’ora che arrivi settembre per poter immergersi realmente in questa nuova realtà culturale dove l’Arte Etrusca sarà protagonista e accostata all’Arte Contemporanea.