L’Autoritratto giovanile del pittore olandese Rembrandt Harmenszoon van Rijn è in prestito, fino al 10 Ottobre 2021, presso l’Accademia Carrara di Bergamo.
Il dipinto fa stabilmente parte della ricca e variegata collezione del Rijksmuseum di Amsterdam, uno dei musei più conosciuti ed importanti del mondo. In questo museo, infatti, è custodita la più grande collezione di opere d’arte dell’Olanda del secolo d’oro, epoca che va dal 1584 al 1702.
Fondato all’Aia nel 1800 fu trasferito ad Amsterdam già nel 1808 per ordine di Luigi Napoleone, il nipote di Napoleone Bonaparte. Tutti i dipinti che erano di proprietà della città divennero automaticamente parte integrante della collezione museale. Tra questi anche una delle famosissime opere di Rembrandt, la Ronda di notte.
Nel 1863 fu indetto un concorso per la riprogettazione dell’edificio che fu vinto dall’architetto Pierre Cuypers , il quale concepì un insieme di forme gotiche e rinascimentali.
Nel 2003 ci fu l’ultima ristrutturazione a cura degli architetti Antonio Ortiz e Antonio Cruz i quali fecero restaurare le antiche decorazioni e rimuovere i pavimenti dei cortili.
La mostra e l’Autoritratto giovanile di Rembrandt
La mostra è organizzata presso l’Accademia Carrara e intitolata Rembrandt in una storia meravigliosa, è stata realizzata con l’intento di far conoscere la pittura olandese del secolo d’oro attraverso le opere d’arte appartenenti alla collezione Carrara. Questo è un modo anche per far conoscere la storia del museo bergamasco e delle opere che sono raccolte al suo interno.
Sorta alla fine del Settecento per volere del conte Giacomo Carrara la pinacoteca ha, come nucleo centrale, la raccolta di dipinti, disegni e stampe appartenenti alla famiglia del nobiluomo. L’edificio che la ospita è stato costruito su progetto dell’architetto Simone Elia. Le opere al suo interno sono tutte frutto di generose donazioni da parte di vari collezionisti privati. Oggi la gestione del museo è affidata alla Fondazione Accademia Carrara.
L’esposizione che vede come protagonista l’Autoritratto giovanile ha come focus proprio il genere del ritratto dell’autoritratto, una pratica molto diffusa nell’Olanda del Seicento. Il maestro per eccellenza di questo stile fu proprio Rembrandt che, nel corso della sua carriere, dipinse numerosi autoritratti per documentare le varie fasi della sua vita. A differenza di molti suoi colleghi, infatti, egli non si preoccupava di apparire anziano o poco attraente nei suoi autoritratti.
Attraverso l’arte di questo talentuosissimo artista è stata anche vista l’opportunità di poter far conoscere le opere degli artisti olandesi appartenenti al museo elaborando un nuovo allestimento che ponesse in risalto i ritratti, gli autoritratti e, in generale, la ricerca di sé stessi.
La mostra ha due temi principali:
“Nella bottega di Rembrandt”, che si concentra di più sui suoi allievi diretti, quelli che lavoravano a bottega presso di lui, tra cui: Gerbrand van den Eeckhout e Dirck Dircksz van Santvoort;
“La fortuna europea dell’artista olandese”, che illustra le opere dei pittori che furono ispirati dalle opere del grande olandese tra la fine del Seicento e il Settecento. Tra questi vi sono: Govaert Flinck, Giuseppe Nogari, Bartolomeo Nazari e Giovanni Benedetto Castiglione.
L’esposizione è visitabile tutti i giorni tranne il Martedì ad un costo di 10 euro a prezzo intero oppure di 8 euro a prezzo ridotto.
La mostra è un omaggio al grandissimo pittore che ha saputo creare delle vere e proprie composizioni teatrali nelle sue opere, sottolineate soprattutto dai costumi che indossano i personaggi, spesso più antichi rispetto all’epoca rappresentata.
Lo stile è ispirato chiaramente al grande Caravaggio e ai caravaggeschi, contemporanei dell’artista. Rembrandt non si recò mai in Italia eppure studiò moltissimo questi artisti prendendo da essi la costruzione luministica delle composizioni, l’assenza di azione e l’abbattimento dei confini tra i generi pittorici.
Di fronte all’Autoritratto giovanile di Rembrandt ci si sente quasi spaesati. Il suo volto è in penombra e suoi occhi catturano l’osservatore, fissandolo, ma da essi non traspare alcuna emozione e questo fa chiedere cosa esso stia pensando o provando. Il ragazzo sembra quasi impassibile, annoiato, eppure resta lì immobile, e continua a fissarci. E lo farà per l’eternità.
Per ulteriori informazioni visitare il sito: rembrandtabergamo.com .