In mostra ad Avellino all’AXRT Contemporay Gallery dal prossimo 23 settembre Raffaella – Uno stile di vita rassegna personale della fotografa Chiara Samugheo. Scatti esclusivi a Raffaella Carrà provenienti dall’archivio storico dell’artista.
AXRT | Raffaella – Uno stile di vita | scatti di Chiara Samugheo
Chiara Samugheo ha inventato l’anima fotografica di Raffaella Carrà. Ne ha captato l’energia aerobica da performer trasformista. Ne ha colto lo spirito scultoreo da Pop Queen che anticipava il camp. Ne ha vissuto il ciclo camaleontico di outfit, gesti e parole rumorose.
Esistono personaggi che detengono fama, notorietà, impatto collettivo. Poi esistono figure che varcano la soglia della semplice fama, diventando icone impalpabili e astratte, figure mitiche che occupano lo spazio oltre il corpo fisico, catturando la linfa narrativa oltre la vita mortale, oltre la notorietà del magico istante.
Raffaella Carrà appartiene a questa seconda categoria, unica donna televisiva che ha superato il tempo degli eventi con un tempo interno alla sua immagine, un tempo che rallentava per aprire il varco delle icone indelebili, delle mitografie che hanno sfidato il lampo rapido dei programmi televisivi – la parole dell’organizzatore Gianluca Marziani.
AXRT Contemporay Gallery annuncia l’inaugurazione della mostra il 23 settembre alle ore 19.00 in via Mancini 19, Avellino. Ingresso libero.
Chiara Samugheo – biografia e carriera artistica
Chiara Samugheo è un’artista di fama internazionale: è stata, infatti, la prima donna a diventare una fotografa professionista in Italia. Il suo esordio avviene in primo luogo nel fotogiornalismo di documentazione sociale.
Da Bari si trasferisce a Milano, dove ha la possibilità di frequentare i salotti intellettuali di Enzo Biagi, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini e conoscere il grafico Pasquale Prunas, cui si legherà sentimentalmente per tutta la vita.
È lo stesso Prunas a credere fortemente nelle capacità della giovane Samugheo che, dopo un breve periodo di apprendistato con Federico Patellani inizia a girare una serie di reportage – denuncia che evidenziano gli aspetti più negativi e allarmanti dell’Italia ritraendo le baraccopoli napoletane o le condizioni carcerarie.
Chiara Samugheo e lo star system
Con la crisi dell’editoria di settore, abbandona il foto reportage per occuparsi di star system, fotografando artisti e stelle del cinema (Liz Taylor, Monica Vitti, Sophia Loren, Claudia Cardinale e Gina Lollobrigida).
I suoi scatti, infatti, sono una vera e propria testimonianza del periodo di massimo splendore del cinema italiano. Dal 1966 al 1979 Raffaella Carrà la sceglie come fotografa personale.
Un dialogo unico tra due donne speciali. Una relazione privilegiata che si è incisa nelle cronache culturali. Una storia italiana per raccontare la più grande icona della nostra televisione.
Archivio Chiara Samugheo
Il suo archivio (attualmente depositato presso il Centro studi e archivio della comunicazione dell’Università di Parma) è formato da oltre 165.000 fotografie: i suoi ritratti esaltano la bellezza femminile mediante un semplice dettaglio, grazie ad un raggio di luce o ad una precisa messa in scena.
Le sue mostre personali si sono tenute non solo in numerosissime città italiane, ma anche all’estero; ricordiamo tra le tante il Guggenheim Museum di New York, Cinecittà, la Biennale di Venezia, il Festival di Cannes, il Festival Internazionale della Televisione di Monte Carlo e il Museo Nazionale del Cinema di Torino.
La sua notevole carriera fotografica vanta un numero straordinario di onorificenze, quali il Premio della fotografia di Roma, Oscar dei Due Mondi 1961, Venere d’argento, Leone d’oro di Salvador Rosa, Premio nazionale della Cultura di Piazza Navona, Premio Concorso Internazionale della Stampa di Roma, Premio Minerva “Noi donne”.
Nel 2002 ha ricevuto la medaglia di Cavaliere della Repubblica Italiana, mentre nel 2014 la FIAF la nomina Maestro della Fotografia Italiana e le dedica un volume nella collana Grandi Autori della Fotografia Italiana.