Instagram è diventato una vera e propria vetrina per molti artisti, sia famosi che emergenti. Il popolo della rete dimostra di apprezzarli, offrendo loro la possibilità di vivere della loro arte.
Trovando l’uso del social, insieme ad altri utilizzi, un mezzo per fare cultura, mi è sembrato interessante conoscerne alcuni.
Per aprire le danze, conosceremo Azzurra Lo Bello, meglio nota come azzumail, che mi ha concesso un’intervista .
L’intervista
Azzurra, instargramer, artista, mamma. Innanzitutto ti ringrazio molto per il tuo tempo, parlaci un po’ di te:
Ciao! Grazie a te per questo spazio!
Attualmente vivo a Catania ma ho vissuto spesso tra Madrid e Firenze negli anni della mia formazione artistica. Appartengo ai mitici anni ’80 e mi sono laureata in Pittura all’Accademia delle belle Arti e specializzata in Graphic Design subito dopo. Lavoro nel campo artistico e grafico ormai da quasi 20 anni. Sul web sono conosciuta come azzumail e sono un pò ovunque, in ogni social mi si trova, anche se non sempre attiva… avendo un bimbo piccolino tutto è dettato dai suoi ritmi imprevedibili!!! Però sono sempre stata affascinata dai social, in special modo quelli audio-visivi come Instagram dove mi hai trovata e dove ci siamo conosciute
Le tue opere sono pregne di colori, molto luminose, piene di vita, mi verrebbe da dire. Che rapporto hai col colore, con la tela? Dipingi con i pennelli? O come alcuni con le mani o altro? Nei tuoi quadri ci sono soggetti giapponesi e altri sembrano ispirati a Warhol, raccontaci della tua arte:
Io ho un rapporto di passione assoluta con il colore! Ho iniziato la mia presenza sul web con lo stile della Pop Art proprio ispirandomi ad Andy Warhol per il passato e Romero Britto per il presente, perché sono convinta che questo è ancora il favorito delle persone che desiderano un’opera in casa propria. Lo stile Pop Art rende l’arte semplice, a portata di tutti, immediata e di facile comprensione. Poi avendo fatto studi grafici a completamento di quelli artistici, è stato semplice trasferire queste conoscenze alla mia arte pittorica.
In un più recente passato, ho iniziato a sviluppare e far crescere il mio stile, qualcosa di più istintivo. Quando visito un museo o una galleria e guardo delle opere pittoriche quello che più mi colpisce dell’artista è quando riesce a ricreare un oggetto solo dall’idea di esso… quando le pennellate da vicino sono solo colpi di pennello materici ma da lontano si trasformano in soggetto. Monet, Pisarro, Nomellini sono i miei favoriti: i pittori della mia anima. Da loro cerco anche di attingere ispirazione per la mia palette di colori anche se tendo a saturarli parecchio perché amo i colori forti e brillanti. Da qui nasce la mia pittura un pò materica, un pò no. Questo è un periodo in cui sono particolarmente legata alle tonalità di rosso-arancio ed al modo in cui si sposano con i colori freddi quali viola ed azzurro ed è proprio in questo ambito sto sperimentando. Per quanto riguarda la mia passione per la donna Geisha ed il mondo orientale nasce parecchio tempo addietro poichè è la mia più grande ossessione artistica. Qui però dovrebbe entrare in campo l’amico Freud per capirne il motivo: forse c’è un desiderio nascosto di raccontare la “maschera” e svelarne il loro segreto, o forse, è solo fascinazione… chissà.
Chissà… Quale o quali messaggi deve comunicare la tua arte?
Gioia! Sono un pò fuori da tutta quella corrente di arte contemporanea, “anti social” ed “anti gioia”. Ci sono innumerevoli artisti e performer contemporanei che sono del parere che “arte non è se non fa soffrire”, se non ti mette in moto tormenti e disagi interiori, ebbene io no, non ci sto! Per me un’opera d’arte deve essere bellissima da vedere, rumorosa, colorata, gioiosa, deve far venire voglia di guardarla e aprire il cuore. Di vederla ogni mattina appena si aprono gli occhi: questa è la mia mission.
Instagram è una bella vetrina per un’artista? Ti è stato d’aiuto per incrementare il tuo lavoro di artista o per allacciare contatti con gallerie d’arte?
Si e no. Instagram è favoloso ma se sei un mamma non ti puoi permettere di andare o fare tutti i vernissage a cui ti invitano a partecipare. Sarebbe davvero favoloso ed un giorno magari potrò farlo girando tutte le città del mondo! Per quanto riguarda, invece, l’incremento del lavoro di artista assolutamente si. Mi ha permesso di entrare in contatto con altri artisti, anche di altre nazionalità, con la mia stessa idea di arte e mi ha permesso anche di conoscere aziende per sponsorizzare prodotti artistici che io adoro provare e riprovare, anche mescolando varie tecniche e materiali.
Quindi W Instagram!
Un’ultima domanda, un po’ personale, che differenza c’è tra una mamma “normale” e una mamma “artista”?
Questa domanda è meravigliosa! Io credo che un pò ogni mamma sia una mamma “artista”… si deve avere una grossa dose di creatività per far mangiare tuo figlio quando non vuole o mostrare ai suoi occhi che una cosa è splendida anche se si tratta di una scocciatura come può esserlo il vaccino! Nel mio caso cerco di stimolare la sua creatività in ogni modo ed in ogni luogo, cerco di non dargli troppe regole (d’altronde lui è ancora piccolino, siamo a quasi 3 anni) ed abbiamo iniziato a dipingere con le mani, con i pennelli e le spatole a soli 8 mesi, quando ha iniziato a camminare. Mentre la Pinacoteca di Brera [museo d’arte antica e moderna che si trova a Milano. N.d.R] è stata la sua prima visita al museo mentre aveva 5 mesi! Sarà sempre faticoso ma non c’è regalo più grande per un figlio: dimostrandogli che l’arte non è soltanto chiusa in un museo stantio, l’arte può e deve essere la nostra vita quotidiana.
Mi trovi assolutamente d’accordo. Grazie ancora per la disponibilità e per averci donato un pezzetto della tua vita d’artista.