Quando si pensa a Ostia Antica, l’immaginazione vola subito all’antica Roma, ai suoi magazzini, templi e terme. Ma cosa succede quando, scavando sotto strati di storia, emerge qualcosa di completamente inaspettato? È successo proprio così: un mikveh, un bagno rituale ebraico, è venuto alla luce tra le rovine della città. E non è l’unica sorpresa.
Un ritrovamento senza precedenti
Gli archeologi, durante una campagna di scavo nel Parco archeologico di Ostia Antica tra giugno e agosto 2024, si sono imbattuti in qualcosa di straordinario. Nel cuore di un imponente edificio romano, tra mosaici in bianco e nero e stanze sontuose, è stato individuato un piccolo ambiente semi-ipogeo con un pozzo per l’acqua di falda. Per chi conosce le tradizioni ebraiche, il sospetto è stato immediato: tutto indicava la presenza di un mikveh, il bagno rituale utilizzato per le purificazioni.
Ma c’è di più. Durante gli scavi è stata trovata una lucerna con la menorah, il caratteristico candelabro ebraico a sette bracci, e un bicchiere in vetro quasi intatto, entrambi risalenti al V-VI secolo d.C. Questi oggetti sono una conferma straordinaria: la presenza ebraica a Ostia era più radicata di quanto si pensasse.
Cosa significa questo ritrovamento?
Fino ad oggi, gli unici mikva’ot documentati erano quelli in Israele, con i più antichi che risalgono all’epoca asmonea (fine I secolo a.C.). Con la progressiva romanizzazione della Giudea e la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C., i bagni rituali iniziarono a scomparire, diventando sempre più rari. Fuori da Israele, le testimonianze erano praticamente inesistenti, con l’unica eccezione di Siracusa.

Eppure, proprio qui, nel cuore della Roma commerciale, un mikveh è rimasto nascosto per secoli sotto le vestigia della grandezza imperiale. Segno che la comunità ebraica di Ostia non solo era presente, ma era ben radicata e continuava a praticare le proprie tradizioni anche in un ambiente dominato dalla cultura romana.
Un pezzo di storia riemerso dall’acqua
Ci sono ancora molte domande senza risposta. Come si integrava questa comunità con il resto della città? Come è cambiata nel corso dei secoli? Quello che è certo è che questa scoperta aggiunge un nuovo tassello alla storia della diaspora ebraica, mostrando che la vita ebraica nell’antica Roma era più complessa e stratificata di quanto immaginassimo.
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