Venezia, con le sue innumerevoli meraviglie, ha deciso nel Quattrocento di aggiungere un monumento equestre in onore di Bartolomeo Colleoni, un valoroso capitano di ventura al servizio della Serenissima.
![](https://arte.icrewplay.com/wp-content/uploads/2024/05/Bartolomeo-Colleoni-il-condottiero-di-Venezia-pronto-alla-battaglia.jpg)
La statua, realizzata in bronzo da Andrea del Verrocchio, ha una storia costruttiva piuttosto tormentata. Ma ciò che vediamo oggi è l’immagine di un condottiero pronto alla battaglia, un’opera che gioca sul dinamismo e sull’energia trattenuta ma pronta ad esplodere.
Bartolomeo Colleoni: un monumento che trasmette movimento e forza
Il cavallo, elegante e muscoloso, sembra avanzare con determinazione, mentre il corpo rigido di Bartolomeo trasmette una forza pronta a esplodere. Il busto leggermente ruotato del condottiero esalta il movimento, e il suo sguardo corrucciato sotto l’elmo, crea un effetto di luci e ombre che sottolinea la sua determinazione.
La statua si erge su un basamento, costringendoci a guardarla dal basso, aumentando così il nostro timore reverenziale verso questa figura imponente. Bartolomeo Colleoni sembra scrutare il nemico, pronto ad attaccare con energia e decisione.
Questa sensazione di forza e imponenza è ben rappresentata nel bronzo: il cavallo e il condottiero sembrano creature viventi, pronte a muoversi e ad agire, nonostante siano fatti di immota materia. Possiamo immaginare Bartolomeo lanciato nella pugna, un uomo d’azione che neanche il bronzo riesce a trattenere.
Che cosa pensi dell’idea di avere un condottiero così imponente a rappresentare una città come Venezia?