Battiato e il monastero buddista, che nesso c’ è? Da anni ormai l’artista, pur non discostandosi dalla religione cristiana, si era avvicinato alla mentalità e spiritualità della religione buddista, una comunità che ha cercato di dare risposte alle sue domande esistenziali da sempre esistite, sin da piccolo, e facendogli vedere la vita da un altro punto di vista.
Fu lui stesso a sollecitare il comune di Pisa per la realizzazione del monastero buddista “che avrebbe dato lustro al comune” e così dopo anni di progetti, il comune Santa Luce ha approvato la realizzazione del monastero nell’ex cava di Poggio la Penna, facendo così nascere una realtà buddista in Toscana.
E mentre “attraversa il bardo“, il cantante forse non è poi tanto ignaro di ciò che sta accadendo, o forse ci piace pensare che abbia proprio lui contribuito a ciò e che dopo aver scoperto finalmente la realtà, le risposte della vita, della creazione, dopo essere arrivato ad uno stato di consapevolezza superiore, ora si stia preparando alla sua reincarnazione prossima.
La lettera di Battiato per il progetto del monastero buddista
L’ artista già nel 2012 inviò una lettera alla sindaca Giamila Carli scrivendo:
“L’Istituto Lama Tzong Khapa, comunità spirituale fondata anche da laici, sta richiamando attorno a sé un interesse sempre più crescente. Il futuro monastero, che dovrebbe essere costruito su una roccia, come i monasteri del Tibet, è un progetto indipendente, di elevato livello architettonico, semplice e rigoroso. Darebbe, oltretutto, un notevole contributo al recupero ambientale. La prego di prendere in considerazione il mio consiglio: potrebbe portare lustro internazionale al suo comune, che ha un nome predestinato, e all’Italia”.
Battiato scrisse la lettera come “consiglio” per il comune e la comunità, una costruzione che avrebbe anche dato valore all’ex cava abbandonata e al comune, un esempio di valorizzazione e tutela.
Da tempo era legato amichevolmente e frequentava l’istituto Lama Tzong Khapa, dove è presente una comunità buddista da ormai 40 anni a Pomaia, nel comune di Santa Luce a Pisa, un luogo più volte visitato dal Dalai Lama.
Battiato stesso si era recato insieme ai monaci amici del Lama Tzong Khapa e all’amico del Shanga Onlus, Massimo Stordi, nel posto individuato per un sopralluogo.
L’ambiente risultò adatto per far nascere il monastero buddista su un sito scosceso e roccioso proprio come gli antichi monasteri tibetani e circondato dal verde per la realizzazione anche del Parco della Contemplazione, un parco, immerso nel silenzio per dedicarsi alla meditazione e alla natura, importante per la rivalutazione ambientale e fondamentale per la comunità buddista che presta reale attenzione al paesaggio e al rispetto della natura.
“Attraversando il bardo” il docufilm di Battiato
Battiato comunicò la sua visione spirituale buddista già con il docufilm da lui creato intitolato “Attraversando il bardo” dove spiega la spiritualità ed il credo dei monaci buddisti sulla vita e sulla morte, quest’ultima non vista come la fine di tutto ma la scoperta della verità del tutto e la nuova vita che porterà alla reincarnazione. Rinascere aspirando sempre ad un livello spirituale superiore.
Una visione completamente quasi diversa dalla religione cristiana, nonostante l’artista in una sua canzone affermò che anche “Gesù parla di reincarnazione”, una frase che creò polemiche e che Battiato la giustificò nel dire “io dico cose vere, cose scritte nel Vangelo, non le invento”.
Il “bardo” è quello stato di trapasso tra la vita e la morte, lo stato dove si ha consapevolezza di tutto ciò che ci è intorno. I monaci buddisti e chi segue la spiritualità buddista si preparano all’arrivo della morte (nuova vita) da sempre, per poter superare al meglio questo passaggio non vedendola con terrore ma come opportunità.
https://youtu.be/8JMkyRUP4WY
Ringraziando il maestro per il suo operato in questo mondo, per aver fatto della sua arte un mezzo di comunicazione, di crescita culturale, di informazione, divulgazione, di liberazione, aspettiamo con ansia di vedere il monastero finalmente realizzato con la speranza che il suo esempio continui nei secoli e venga assorbito.
Un altro monastero a Pisa. C’ è già Pomaia vicino Pisa. Era da farsi in Sicilia ! Mi pare una scelta errata