I Beatles si riuniranno e canteranno di nuovo insieme grazie all’Intelligenza Artificiale, che riprodurrà la voce di John Lennon. La reunion virtuale è stata annunciata da Paul McCartney. Il cantante ha annunciato la pubblicazione di una canzone inedita.
I Beatles torneranno a cantare insieme grazie all’Intelligenza Artificiale
La band che ha segnato la storia della musica rock e ha resistito al trascorrere inesorabile del tempo è a un passo dall’approdo a una controversa reunion virtuale oltre mezzo secolo dopo il suo scioglimento e a molti anni di distanza dalla morte di due dei suoi quattro componenti.
Reunion destinata a realizzarsi grazie allo sfruttamento dell’intelligenza artificiale (IA), una tecnologia al centro di polemiche e allarmi globali sempre più forti. È in arrivo infatti una canzone inedita dei Beatles, registrata utilizzando l’IA per ricreare la voce del defunto John Lennon.
L’annuncio lo ha dato Paul McCartney in un’intervista alla Bbc, parlando di “un’ultima canzone” dei Fab Four destinata ai milioni di fan in tutto il mondo. Il musicista ha spiegato all’emittente pubblica britannica che la traccia della voce di Lennon è stata presa da una vecchia audiocassetta e separata dall’accompagnamento musicale.
“Siamo riusciti a prendere la voce di John e ripulirla usando l’intelligenza artificiale per mixare la registrazione“, ha sottolineato McCartney. E ha aggiunto: “Abbiamo appena finito e uscirà quest’anno“, senza però rivelare su quale canzone l’IA sia intervenuta.
Il brano del 1978: Now and Then
Secondo la Bbc si tratta di un brano di Lennon risalente al 1978, intitolato Now and Then, che il padre di ‘Imagine’ aveva registrato in una cassetta per McCartney un anno prima della morte a New York e la vedova Lennon, Yoko Ono, aveva poi regalato a Paul nel 1994. Due delle canzoni contenute nella cassetta, ‘Free As A Bird’ e ‘Real Love’, erano state remixate dal produttore Jeff Lynne, e pubblicate nel 1995 e nel 1996: in particolare la prima era diventata un singolo di grande successo, capace di scalare le classifiche in molti Paesi, Italia inclusa. Si era tentato di fare lo stesso con ‘Now And Then’, ma il progetto era stato abbandonato a causa del rumore di fondo della demo. McCartney da tempo voleva finire quel lavoro incompiuto e, come lui stesso ha dichiarato, l’IA ;gli ha dato la possibilità di farlo.
Inoltre, il signor Paul McCartney non è nuovo a iniziative di questo tipo. Lo scorso anno, al festival britannico di Glastonbury, si è esibito di fronte a centomila spettatori in una versione di ‘I’ve Got a Feeling’ in un duetto virtuale con Lennon, che è apparso sotto forma di ologramma su un grande schermo. Tuttavia, l’ampio utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale, è al centro di polemiche anche nell’ambito della musica. Il mese scorso, Sting ha lanciato un appello ai colleghi per “proteggere il nostro patrimonio umano dall’intelligenza artificiale”, affermando che è una battaglia importante da combattere nei prossimi anni.
La scena pop e rock appare divisa fra chi denuncia i possibili abusi di copyright e chi è entusiasta della nuova tecnologia. Per McCartney il ricorso all’IA è stato “un po’ spaventoso ma emozionante perché è il futuro”. Ma ha poi precisato: “Dovremo solo vedere dove ci porta”.