Il 23 settembre 1980, allo Stanley Theater di Pittsburgh in Pennsylvania, si tenne l’ultimo concerto di Bob Marley & The Wailers “UPRISING TOUR”.
Eroe per milioni di persone di ogni età, le sue canzoni parlano di sofferenza e salvezza.
Bob Marley & The Wailers, in edicola la loro discografia con una collezione di 17 cd
È già disponibile, in esclusiva per le edicole, la ricca discografia di Bob Marley in una collezione di 17 cd nei quali sono riprodotti gli album da studio originali ed i più bei concerti live, tra i quali Bob Marley & The Wailers – Live Forever e The Stanley Theater, Pittsburgh edizione ufficiale dell’ultimo concerto live.
In quella occasione hanno suonato una grandiosa e trionfale setlist: Coming in from the Cold, Work, Natural Mystic, Could You Be Loved, Redemption Song, Zion Train, Positive Vibration, No Woman No Cry, Jammin’, Exodus, Is This Love e Get Up Stand Up ultimo brano live ufficiale del concerto.
Dopo quell’ultima esibizione, Marley comunicò alla band ed allo staff che avrebbe sospeso il tour a causa del cancro, morendo poi 6 mesi dopo l’11 maggio 1981 all’età di 36 anni.
Ora, a 40 anni dalla sua scomparsa e fino a dicembre, si potranno acquistare i più grandi successi di Bob Marley come Legend, l’album reggae più venduto al mondo. Le prime uscite della collana di 17 cd sono Uprising, Catch a Fire, Natty Dream. A seguire, con cadenza settimanale: Exodus il 18/9, Live – Live at the Lyceum, London 1975 il 25/9, Survival il 2/10, Easy Skanking in Boston ’78 cd+dvd il 9/10, Burnin‘ il 16/10, Rastaman Vibration il 23/10, Babilon By Bus Live il 30/11, Live At The Roxy doppio cd il 6/11, Kaya il 13/11, Live At The Rainbow dvd il 20/11, Live Forever: The Stanley Theater – Pittsburgh doppio cd il 27/11, Legend il 4/12, Natural Mystic l’11/12, Confrontation il 18/12. Tutte le uscite saranno accompagnate per la prima volta da un booklet con contenuti inediti.
Robert Nesta Marley, in arte Bob Marley, nasce in Giamaica il 6 febbraio del 1945. È stato cantautore, chitarrista ed attivista. Dal 1961, per venti anni, ha contribuito a diffondere in tutto il mondo la musica reggae e lo stile di vita che in essa si identifica, cambiando quelle che erano le radici di questo sound.
Con Bob Marley il reggae diventa il simbolo del culto religioso giamaicano denominato Rastafarianesimo e ne veicola i contenuti. Il principio fondamentale di questo culto è avere una moralità internazionale retta dal principio dell’autodeterminazione dei popoli, della sicurezza collettiva, dell’uguaglianza dei diritti e la non interferenza, nel riconoscimento di un ordine sovra-nazionale che ripudi la guerra per la pacificazione delle dispute: questi principi prendono vita nelle canzoni di Bob Marley.
Questo meraviglioso artista morì per le complicanze di un melanoma che ebbe origine dal suo alluce. Lo scoprì nel 1977, decise di non eliminarlo e di non rivelarlo né alla sua band né ai suoi fans. Purtroppo la situazione si aggravò velocemente tanto che, quando salì sul palco per il suo ultimo concerto, Bob Marley sapeva già dal giorno prima di avere meno di un anno di vita.
Il biografo ufficiale dell’artista, Roger Steffens, anni dopo la sua scomparsa dichiarò: Bob salì su quel palco sapendo di essere condannato ma, ascoltando lo show, non ci sono segni di dolore, nessuna debolezza: è un’emozione straordinaria.
In questa era digitale Bob Marley continua ad avere un successo straordinario sul pubblico di qualsiasi età, la pagina Facebook ufficiale conta quasi 70 milioni di followers, confermando l’artista come la celebrità postuma più popolare.
Milioni sono i suoi album venduti in tutto il mondo (Legend è l’album reggae più venduto al mondo) e molti prestigiosi riconoscimenti postumi tra i quali: l’ ingresso nella Rock and Roll of Fame nel 1994, un GRAMMY Lifetime Achievement nel 2001, una stella nella Hollywood Walk of Fame sempre nel 2001, la ASCAP Songwriters Hall of Fame Achievement nel 2010 e numerose nominations nella GRAMMY Hall of Fame.