Il 25 luglio 2024 è stato inaugurato a Bordeaux il Simone Veil Bridge, una struttura che rivoluziona l’idea tradizionale di ponte. Non si tratta più solo di un luogo di transito, ma di un vero e proprio spazio pubblico dove la comunità può incontrarsi, partecipare a eventi culturali e socializzare.
Un progetto firmato OMA
Il ponte, progettato dallo studio di architettura OMA guidato da Rem Koolhaas e Chris van Duijn, si distingue per la sua funzionalità e performance. Il team, affiancato dal project manager Gilles Guyot, ha creato un‘architettura che rinuncia allo stile e al design tradizionale per concentrarsi sulle necessità degli utenti. Con i suoi 549 metri di lunghezza e 44 metri di larghezza, il ponte non solo collega le due sponde del fiume Garonne, ma offre un nuovo spazio pubblico per la città.
Un nuovo ponte a Bordeaux: un ponte per la comunità
La vera innovazione del Simone Veil Bridge sta nella sua capacità di accogliere diverse attività. Grazie ai suoi 28 metri di superficie libera e neutrale, il ponte può ospitare mercati agricoli, fiere d’arte, raduni di biciclette e club automobilistici, nonché festival musicali. “Il nostro progetto per il ponte Simone Veil è come un palcoscenico ma senza teatro”, spiega Chris van Duijn, sottolineando come questo design anti-iconico rappresenti una scelta coraggiosa e unica per la città di Bordeaux.
Un nuovo concetto di spazio pubblico
Il ponte Simone Veil è progettato per essere a misura d’uomo. Automobili, mezzi pubblici, biciclette e pedoni hanno ciascuno la propria corsia dedicata, con lo spazio più ampio riservato ai pedoni. L’idea alla base del progetto è di cambiare drasticamente il concetto di ponte, opponendosi alla tendenza attuale che vede queste strutture come affermazioni estetiche o prodigi dell’ingegneria. “Questo ponte è per la gente, non per gli intenditori”, afferma Rem Koolhaas.
Ispirandosi a ponti storici come il Rialto a Venezia, il Simone Veil Bridge offre uno spazio pubblico versatile, utilizzabile per scopi popolari, commerciali, culturali e politici. Questa nuova concezione rappresenta un passo avanti significativo nel design delle infrastrutture urbane, promuovendo l’interazione e la coesione sociale.
E tu, come vorresti utilizzare uno spazio pubblico così innovativo nella tua città?