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Braccano, il paese dei murales

Daniela Zantedeschi 9 ore fa Commenta! 6
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Contenuti
Braccano, il paese dei muralesLa popolarità di BraccanoBraccano e gli altri paesi

Caro lettore oggi ti porto a vedere i Murales di Braccano. In un momento così delicato della nostra storia, molti di noi malinconicamente  con uno sguardo al futuro pensano ai viaggi, alle gite e alla possibilità di visitare posti noti e meno noti.

E’ per questo che sui social troviamo fotografie panoramiche di paesaggi mozzafiato, di vecchi ricordi condivisi e poi, nella maggior parte dei casi scopriamo pagine che propongono visite ai borghi più antichi dell’Italia, espongono paesaggi meravigliosi e accattivanti, fra laghi, montagne e pianure, nonché mari come quelli della Sardegna, che nutrono la vista con la loro straordinaria bellezza.

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Braccano, il paese dei murales

Per chi non ama il consueto itinerario ma invece si arricchisce con il desueto, ecco che fanno capolino tutti quei paesini, quelle piccole contrade e quei villaggi di poche anime che hanno molto da offrire al forestiero inquieto e curioso. Braccano, da non confondere con Bracciano, molto più conosciuto, è un paese in provincia di Macerata. E’ immerso in una meravigliosa valle, abitato da non più di 150 anime.

Si presenta “vestito” dei vividi colori dei murales che decorano le mura delle case, realizzati dagli studenti dell’Accademia di Brera di Milano e di Macerata e da artisti provenienti da tutto il mondo. Che cosa ha spinto gli artisti e gli studenti a dipingere le case di questo piccolo borgo? Sicuramente un territorio assolutamente fiabesco. Le colline, il verde che fa da sfondo naturale alle case colorate, ricorda un quadro naif, le grotte e le gole, con i sentieri in mezzo ai boschi circostanti attraggono il visitatore amante della natura.

La natura è il soggetto principale dei murales. Sia gli animali come ad esempio gatti, lupi e animali esotici, sia gli elementi paesaggistici come fonti, colline e fiori .

La popolarità di Braccano

Braccano venne conosciuto nel 2001 quando appunto venne decorato da queste opere d’arte. Il murales, del quale abbiamo già trattato ampiamente  è un’arte non solo puramente decorativa, ma è l’espressione di un luogo, di un’idea, di un pensiero, di protesta sociale. In questo caso, è un panismo, un voler diventare un tutt’uno con la natura, con l’intenzione di eliminare il confine fra l’opera dell’uomo e la natura. Qui in questo luogo, vicino forse la più conosciuta Matelica, il Tutto fa da padrone e ciò che è umano si confonde nella natura predominante. L’espressione di questo panismo si vede bene nell’interesse privilegio dei motivi naturalistici e nei colori che illuminano una parte del viso di una donna, ad esempio. Questo fiabesco borghetto è una piccola bomboniera di natura e arte, ciò che di meglio l’occhio del visitatore chiede e, in questo caso, ottiene senza troppi sforzi.

Braccano elargisce anche un po’ di spiritualità, perché lì vicino c’è la bella Abbazia di Roti, di epoca benedettina, anno 1100 circa. Fu luogo anche di culto della Vergine Maria dal 1700 in poi.

Caro lettore puoi trovare maggiori informazioni su questo sito: http://turismo.comune.matelica.mc.it/turismo-naturalistico/braccano/

Braccano e gli altri paesi

Braccano non è l’unico paesino dipinto di murales, ce ne sono molti sparsi per il territorio italiano. Sono veri e propri musei a cielo aperto. E’ il caso di Dozza, in provincia di Bologna, sede della Biennale del muro dipinto che si tiene ogni anno fra l’11 e il 15 settembre. A Diamante, in provincia di Cosenza, ci sono 150 murales, il più grande museo a cielo aperto di tutta la Penisola. Vernante in Piemonte è definito il “Paese di Pinocchio”, poichè la fiaba di Collodi rappresenta il soggetto principale dei murales.

Riomaggiore nelle Cinque Terre è chiamato “Il paese dei dipinti”. E che dire della Sardegna, nella zona di Nuoro e a Fluminimaggiore, presso Carbonia – Iglesias, ammiccano diversi murales che attirano visitatori tutto l’anno. E infine Cibiana di Cadore, nel bellunese, “Il paese dei murales”, realizzati da molti artisti non solo italiani, ma anche giapponesi e russi.

Se ci spostiamo in Alto Adige, ci sono anche alcune chiesette dipinte, che danno l’idea dell’arte che si fonde con il rumore dei ruscelli e infine in Germania, alcuni piccoli paesi, come Mittenwald, ci sono ruscelli, i cui letti sono scavati in mezzo alle strade che danno l’idea di voler entrare nelle vicinanze delle vetrine dei negozi e fra i tavoli dei bar. Sullo sfondo, i murales dipinti sulle casette con il tetto di legno spiovente, sembrano  esaltare la vittoria della natura sull’uomo.

“Niente mi rende più felice come osservare la natura e dipingere ciò che vedo”  (Henri Rousseau)

 

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