Dopo un’esperienza di spicco alla Pace Gallery come senior director, Christiana Ine-Kimba Boyle ha fatto ritorno alla Canada Gallery di New York, stavolta con il ruolo di partner e co-proprietaria. Questa decisione rappresenta un cambiamento significativo, dato che è raro vedere figure di alto livello lasciare una galleria di fama mondiale come Pace per una struttura più piccola. Tuttavia, Boyle è nota per la sua visione e per il suo impegno nell’amplificare le voci artistiche spesso trascurate, un valore centrale per Canada Gallery.
Un ritorno alle origini per una carriera in ascesa
Boyle aveva già ricoperto il ruolo di senior director presso Canada Gallery prima di approdare a Pace nel 2021, dove inizialmente era stata assunta come direttrice delle vendite online. Il suo ingresso in Pace aveva attirato notevole attenzione, non solo per la giovane età (28 anni) con cui aveva raggiunto un ruolo così rilevante, ma anche per il suo focus sul mercato degli NFT, allora in forte crescita. Tuttavia, con il declino del mercato NFT negli ultimi anni, la Canada Gallery ha scelto di non menzionare questo settore nel comunicato di ritorno di Boyle, evidenziando invece il suo impegno verso artisti audaci e innovativi.
Un impegno per l’inclusività e la diversità nel mondo dell’arte
Boyle, una delle galleriste nere più influenti a New York, ha affermato di voler portare avanti la missione di Canada Gallery: “Come giovane gallerista nera in questa posizione di leadership, sono impegnata a fare ciò che CANADA sa fare meglio: amplificare tutte le voci che sono state a lungo trascurate.” Tra i suoi primi progetti, infatti, ci saranno le mostre di Denzil Hurley e Reginald Sylvester, previste per gennaio, che daranno il via alle celebrazioni del 25° anniversario della galleria.
Phil Grauer, cofondatore di Canada, ha espresso entusiasmo per il ritorno di Boyle, dichiarando: “Christiana ha portato una straordinaria energia nel suo ruolo, e le sue capacità e la sua passione ci sono mancate durante il periodo in cui è stata lontana. Siamo entusiasti delle nuove idee che porterà e dei cambiamenti che contribuirà a realizzare.”
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