“La prima idea, è come il mosto. Spesso non è pronta.”
Queste sono parole di Samuele Canestrari, un giovane illustratore marchigiano di talento che ha saputo attualizzare brillantemente l’antica e primordiale arte del disegno a graphite.
Samuele, ha studiato alla Scuola del Libro di Urbino e nel 2017 ha ricevuto il premio “Scuola del Libro” al Festival Internazionale del Cinema d’Animazione Poetico di Pergola.
Samuele è un ragazzo onesto e coraggioso che crede nei sogni e si attiva per realizzarli con tutto se stesso. La sua dote è innegabile, ma tutti sappiamo quanto oggi si renda necessario credere in se stessi e utilizzare bene tutti gli strumenti e le occasioni che la vita propone, canalizzandoli e indirizzandoli al meglio. Spesso non basta il talento, ci vogliono tenacia, intraprendenza e umiltà e ancora, potrebbe non funzionare.
Così Samuele Canestrari, decide di lavorare e investire tutti i suoi risparmi per l’arte. Assieme all’amico e collega Ahmed Ben Nessib, fonda “Libri Somari” – casa editrice indipendente – > https://www.facebook.com/librisomari/
Nel 2018 pubblica e cura il suo primo libro illustrato “Gli Uomini Cane non hanno la coda” e l’anno successivo il suo secondo: “Mosto” – in collaborazione con MalEdizioni. > info e acquisto pubblicazione
Ma non finisce qui: grazie alle sue intuizioni e allo sviluppo di relazioni nate da incontri fortuiti con altri giovani artisti, Samuele riesce ad attualizzare la sua arte rendendola fruibile ad un pubblico più vasto. Da fine 2019 infatti, i suoi disegni giungono a “maturazione” e divengono animazione. Oggi, troviamo online il suo primo “videoclip”, realizzato su commissione per il singolo “Caviglie” di Jesse The Faccio.
La prima idea è come il Mosto: Samuele Canestrari
La prima idea, spesso non è pronta. E’ immatura e grezza come il mosto che attende d’essere pigiato e poi, lasciato in pace per un po’. Sono proprio queste le parole del giovane marchigiano che abbiamo incontrato quasi per caso, mentre con lo sguardo ci perdevamo nelle sfumature della sua graphite, senza sapere chi fosse. Parliamo e lui ci racconta:
Spesso l’idea nasce dal nostro quotidiano, ci resta appigliata fino alla vendemmia, quando l’acino è finalmente colto e sistematicamente pigiato: lavorato al ritmo di caviglie sveglie, per farne qualcosa di buono.
Alle volte, la prima idea, esprime il riassunto di mille trascorsi e la sensazione misteriosa di un’evoluzione possibile: Cosa sarà domani? Di cosa mi parlerà? Che sapore avrà? Quale suono? Quale colore?
Così come il mosto, l’idea, è il succo non fermentato: il pensiero fresco e immediato, l’anteprima appena abbozzata di una visione più ampia, qualcosa che soltanto l’attesa potrà definire.
Nelle immagini fissate dalla graphite su di una carta semplice e grezza, ci appaiono scene dal sapore quotidiano, intimo e famigliare. Sembrano – e anzi sono – i ricordi di un bimbo vissuto nelle campagne, lontano dai rumori cittadini e avvolto da un sentire oggigiorno perduto: una melodia che odora di vita semplice.
Mosto e Caviglie: una collaborazione contemporanea
A volte le intuizioni, si manifestano come l’immagine impressa nelle pupille dei bambini che eravamo: sono quelle famigliari, semplici, della nostra realtà. Altre volte invece, sono musica e parole: l’apparizione di alcune note, di una melodia, di una storia che ci appartiene. Nel più contemporaneo e creativo dei casi (come questo) l’attesa produce un’alchimia: alcune buone idee si mescolano, si condividono, poi si definiscono e al momento opportuno fermentano come a voler divenire il migliore tra i vini.
E’ così che Samuele Canestrari, illustratore giovanissimo dall’alta sensibilità e dallo spirito intraprendente, incontra la musica – malinconica ma vivace – di Jesse The Faccio e unisce l’arte statica del disegno tradizionale al movimento, al ritmo. E’ nella contaminazione contemporanea di passioni comuni che consente alle sue visioni illustrate, di prendere vita e trovare “Caviglie” adatte a farle fermentare e divenire il video-clip ufficiale del singolo, nato da una penna un poco anti-futurista, intima e semplice.
Sono necessari più di mille disegni fatti a mano e una fine tecnica di montaggio video per dar vita ad una poesia animata che si fa musica!
“… Come quando salgo per le scale, mi da il ritmo per tornare, mi da il ritmo per pensare, mi distrae. Oh, caviglie. Oh, caviglie …” Jesse The Faccio
Grande artista continuerò a seguire la sua evoluzione