I romani conoscono il famoso cannone del Gianicolo che ogni giorno spara puntuale a mezzogiorno. Non tutti però conoscono il Cannone di Torpignattara, una scultura in bronzo che fa parte dell’Ecomuseo Casilino, un’istituzione museale diffusa nata dal patto fra i cittadini e le istituzioni che rappresentano il vasto territorio romano con i suoi numerosi municipi.
Nasce così l’iniziativa dal titolo “Il Cannone e il suo territorio”- ciclo di iniziative per sostenere la riqualificazione di uno dei sei simboli di Torpignattara.
Cannone di Torpignattara: Webinar Il Cannone e il quartiere degli eroi del volo
Due sono gli eventi proposti: l’11 giugno alle ore 17 un webinar su piattaforma Zoom dal titolo Il Cannone e il quartiere degli eroi del volo una lezione online per approfondire la storia e il progetto urbanistico dell’area e le sue trasformazioni nel corso degli anni.
La partecipazione è libera con prenotazione a questo link
Cannone di Torpignattara: il Tour Storie e leggende di soldati ed eroi del volo
Questo percorso si snoda tra i quartieri di Torpignattara e Centocelle e ricostruisce le storie e le leggende dei soldati semplici e dei pionieri delle medaglie d’oro del volo. L’appuntamento è per il 12 giugno alle ore 10 presso Piazza della Maranella in zona Torpignattara. La partecipazione è libera e senza prenotazioni.
Per ulteriori informazioni consultate questo link.
Storia del Cannone di Torpignattara
Il cannone di Torpignattara è una struttura in bronzo, raffigurante un cannone austriaco che si trova sul lato destro di via Casilina. Il monumento venne costruito per volontà della parrocchia dei santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros in memoria dei caduti delle famiglie del quartiere durante la Prima guerra mondiale.
Venne inaugurato, con una solenne cerimonia, il 20 ottobre 1924, alla presenza di monsignor Bevilacqua. Una lapide è stata posta alla memoria dei caduti di tutte le guerre. Il monumento è composto da un cippo in travertino su blocchi di tufo, fra i quali emergono un cannone e materiali di marmo, decorati a bassorilievo.
A terra possiamo trovare dei basamenti in travertino e un frammento di colonna di porfido, provenienti dai materiali archeologici della Basilica Costantiniana.
26 sono i nomi posti sulla lapide. La ricerca delle giovani vite spezzate viene condotta da Stefania Ficacci e Vega Guerrieri. Alcuni di questi soldati provenivano dai quartieri di Torpignattara e del Quadraro, altri invece da altre regioni d’Italia, in particolar modo Marche, Umbria e Abruzzo e dai vari comuni laziali.
Il cannone era già presente nelle cartoline degli anni 30.
Non dimentichiamo che le zone che rientrano nell’Ecomuseo Casilino sono state delle memorabili protagoniste della storia del cinema.
Proprio nei pressi del cannone, Mario Monicelli ha girato una scena con Alberto Sordi, allora protagonista dell’indimenticabile capolavoro dal titolo Un borghese piccolo piccolo.
Per non dimenticare che la storia non appartiene solo ai grandi nomi, bensì anche alla gente comune, puoi ulteriormente approfondire sul sito dell’Ecomuseo Casilino.