Carla Fracci torna alla Scala per dare preziosi consigli al corpo di ballo che il 30 gennaio andrà in onda in streaming su Rai Play con Giselle, uno dei più importanti cavalli di battaglia della stella tersicorea. Il 28 gennaio alle ore 19 è stata trasmessa la prima Masterclass dai canali Facebook e Youtube del Teatro alla Scala e il 29 sarà trasmessa la seconda.
Carla Fracci dal 1946 ha studiato alla scuola di ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova ed altri coreografi e si è diplomata nel 1954. Dopo due anni diviene danzatrice solista, poi prima ballerina dal 1958. Fino al 1990 Carla Fracci è stata protagonista di varie versioni di Giselle, accompagnata da grandi ballerini come Rudolf Nurajev.
Il Direttore del corpo di ballo Manuel Legris ha voluto così donare ai suoi danzatori, la preziosa esperienza dell’artista per cesellare ancor di più questo raffinato racconto di amori e di fate.
Lo spettatore potrà così addentrarsi nelle prove della scena della pazzia, osservare il grande talento di Martina Arduino, nei panni di Giselle e Claudio Coviello nei panni di Albrecht ed osservare come la maestra Carla Fracci rivive nel suo corpo quelle antiche sensazioni per trasmetterle ai suoi giovani allievi.
Accanto ai due protagonisti Marco Agostino, Deborah Gismondi, Mick Zeni, Marta Romagna, Christian Fagetti, e gli artisti del corpo di ballo, e nel secondo atto Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, i maître Laura Contardi e Massimo Murru. Al pianoforte Marcelo Spaccarotella.
Carla Fracci e Giselle
Caro Icrewer, conosci la storia di Giselle? Il balletto fu ideato dal critico e romanziere francese Theophile Gautier e poi musicato da Adolphe Charles Adam. Gautier si ispirò al romanzo De L’Allemagne di Heinrich Heine. Egli era affascinato dai Villi, figure mitologiche femminili della letteratura slava, molto simili alle ninfe greche e agli elfi.
Villi viene dalla parola slava Vila, che significa fata e rappresenta il fantasma delle fanciulle morte per amore perchè tradite o abbandonate prima del matrimonio. Esse vagano ogni notte alla ricerca del traditore e lo costringono a ballare in maniera convulsa, fino alla morte con l’aiuto dei rametti di vischio dai poteri magici.
Alla morte del traditore le Villi trovano pace e si dileguano. Giselle è un personaggio che richiede grandi capacità interpretative oltre che tecniche. Nel primo atto l’aspirante Giselle deve avere intensità drammatica e doti mimiche, nel secondo atto, quando diventa una Villi, deve essere più leggera.
L’amore di Giselle e Albrecht rappresenta la forza e la sincerità di un sentimento che si svela poco a poco, ma viene poi deformato dall’ostilità delle convenzioni. Lei una contadina, oggetto delle attenzioni di Hilarion, rivale di Albrecht, lui un principe, destinato ad uno dei classici matrimoni combinati dalle famiglie. Giselle e Albrecht sono due mondi diversi alla ricerca di una nuova verità.
Giselle trasgredisce anche la legge prevista dal mondo delle Villi, poichè salva Albrecht dalla morte, si dilegua e trova pace nella tomba. L’amore dei due giovani, così forte e puro trionfa così sul mondo di finzioni del villaggio e sullo spirito di vendetta delle Villi.
Questo amore così raro, forte, violento e puro è destinato a diventare armoniosa poesia di corpi.
Carla Fracci passa il testimone a Martina Arduino
L’aspetto più emozionante della Masterclass su Giselle è proprio il passaggio di testimone da Carla Fracci a Martina Arduino che a soli 23 anni è prima ballerina del Teatro alla Scala.
Ogni gesto diventa un prezioso dettaglio, un verso indimenticabile che compone il puzzle danzante di Giselle, un piccolo tesoro che passa di mano in mano per rendere immortale l’arte della danza.
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