A casa Biagiotti, nella settimana della moda Milanese, è andato in scena uno spettacolo che ha abbracciato diverse arti.
In trasferta a Roma da Milano sempre nel corso della settimana della moda nella consueta e attesissima tappa italiana, la sfilata di Lavinia Biagiotti si è svolta nella spettacolare cornice dell’Ara Pacis che da sola vale lo spettacolo, impreziosita per l’occasione, se così si può dire, da un piccolo corpo di ballo trascinato dall’etoile Eleonora Abbagnato, avvolta come in una nuvola da un coprispalle in perfetto Biagiotti style.
Casualmente ma non troppo, su un gradino si è affacciato il sorriso disteso di Laura Chiatti, unica spettatrice a rappresentarne milioni dislocati in ogni angolo del pianeta che in contemporanea hanno guardato sfilare i capi autunno-inverno 20/21.
Age of Women è il titolo che maison Biagiotti ha voluto dare all’evento ed è la stessa Lavinia Biagiotti Cigna, come sempre a dare voce esplicativa alle scelte della maison:
Dopo la Roman Renaissance del brand andata in scena lo scorso settembre sulla Piazza del Campidoglio, abbiamo scelto di girare la nuova collezione all’Ara Pacis. È un luogo fortemente evocativo e significativo: simbolo dell’inizio di una nuova era di prosperità, intreccia una trama tra passato e futuro
Maison Biagiotti guarda al futuro voltando lo sguardo nel passato aureo dell’Ara Pacis
Tutto è perfetto nella teca che da qualche anno protegge l’Ara Pacis dalle aggressioni esterne; per il tempo della sfilata però l’insieme si è trasformato da necessaria protezione a scatola magica, all’interno della quale tutto era impalpabile: il tempo, le forme, lo scenario.
I toni del bianco e delle tinte pastello si sono fusi e confusi con la mirabile scenografia offerta naturalmente dall’Ara Pacis che per una volta ha saputo, da regina della storia qual è, farsi da parte per dare al meglio risalto all’estro di casa Biagiotti.
Leggerezza delle forme e concretezza dei materiali è la parola d’ordine dello spettacolo di casa Biagiotti che si è snodato attraverso un unico filo conduttore attraverso tutte le arti.
Quella antica dell’Ara Pacis è una location se vogliamo difficile per la sua imponenza fatta di materiali pregiati, stile, peso storico e artistico ma che Lavinia Biagiotti ha saputo sfruttare come alleati per presentare la nuova collezione.
L’apertura della sfilata è affidata all’étoile Eleonora Abbagnato la quale danza con sei ballerine, tutte del Teatro dell’Opera di Roma e come vestali contribuiscono al rito propiziatorio che favorisca l’inizio di una nuova era e tutto il contorno sembra interagire contribuendo alla realizzazione di quello appare come un sogno.
All’incirca un decennio fa, la maison Biagiotti aveva esposto all’Ara Pacis, un’opera di Giacomo Balla dalla Collezione privata di Laura e Lavinia Biagiotti.
Occasione in cui fu realizzata un’iconica campagna fotografica della maison rimasta così tanto nel cuore di Lavinia Biagiotti che nel descrivere il nuovo impegno all‘Ara Pacis, lo descrive come un ritorno:
Il nostro è un tornare all’Ara Pacis e oggi come allora non si può che rimanere colpiti dalla straordinaria arte ornamentale augustea. Il tema della natura, tanto caro al nostro marchio, è elegantemente rappresentato nei decori dell’Ara Pacis nel suo momento di crescita e di sviluppo. I colori della collezione sono proprio ispirati al grande fregio vegetale: il bianco marmoreo ed anche quello del fiore di loto, le sfumature rosate dei fiori dell’acanto, il viola degli iris, le diverse tonalità del blu