Il Castello del Buonconsiglio veglia sulla valle dal XIII° secolo, edificato là dove, in epoca romana aveva trovato collocazione un accampamento militare, il castrum.
Lega la sua storia di secoli e secoli a personaggi famosi che forse ammaliati dalle sue fortificazioni imponenti, vennero da esso quasi richiamati a partecipare, ognuno in modi diversi, alle sue vicende.
Che il richiamo del Castello del Buonconsiglio potesse non essere del tutto casuale, ce lo siamo chiesto e vorremmo che anche tu ci seguissi in questo approfondimento al fine di determinare se fu vero interesse o qualcosa di più misterioso.
Fulcro dell’edificio, oltre alle possenti mura, la Torre d’Augusto, così chiamata in onore proprio dell’Imperatore romano che transitando nel tratto della via Claudia nelle vicinanze del Castello del Buonconsiglio, pensò che quel luogo, allora poco più che un semplice dosso naturale, potesse essere l’ideale per la costruzione di una torre d’avvistamento ai fini della salvaguardia di Tridentum, l’odierna Trento.
Se il richiamo dell’Imperatore a costruire tale fortificazione proprio in quel luogo fosse frutto esclusivo del suo intuito o di un misterioso intervento sovrannaturale, non è dato a noi sapere ma certo è che da quel primo nucleo fortificato ne nacquero altri e le misteriose leggende intorno a quei luoghi stranamente si moltiplicarono.
Passarono i lustri, passarono i decenni e al nucleo originario dell’antico maniero del Castello del Buonconsiglio fu destinato ad espandersi, complice l’ottima posizione e lo snodo strategico, vantando seppur per un limitato periodo, di aver ospitato L’Imperatore dei Franchi, Carlo Magno, in ricognizione in quei luoghi al fine di cristianizzare il trentino pagano con l’insediamento gorvernativo dei Principi Vescovi.
Una leggenda. a dir la verità ben poco supportata dalla citazioni delle fonti, narra che prima dell’edificazione della Torre d’Augusto, in sua vece c’era una torre più piccola e tozza, avente funzione di fortificazione ma che nel tempo, si racconta, divenne covo di briganti e ritrovo con essi di donne poco raccomandabili.
E come accade speso in questi casi, la curiosità popolare non tardò ad esprimere il suo dissenso, mandando il solito giovane curioso ad accertarsi dei fatti, il quale poi colto da estremo stupore e ribrezzo per quanto visto con i suoi occhi, riportò i fatti alle autorità, spinto naturalmente dall’indignazione dei concittadini e la torre fu così chiusa delle autorità e la vicenda si concluse con giusto processo e condanne a morte per tutti.
E fu così che il Castello del Buonconsigio divenne Malconsiglio
Così il Castello del Buonconsiglio, alla luce dei fatti raccontati prese suo malgrado il nome di Malconsiglio e la storia di tante donne condannate a morte fu trampolino di lancio per vedere in quesi luoghi, a distanza di anni, orde di streghe indemoniate pronte a tutto per di vendicarsi dello sgarro subito per mano dei cittadini di Trento.
Tanto fu gravoso in taluni momenti il ricordo di quegli episodi che la popolazione non mancava di addossare alla presenza delle streghe anche l’accadere di fenomeni atmosferici di potenza appena sopra la normalità.
Fu successivamente nel cinquecento il concilio di Trento a ristabilire l’ordine costituito anche per ciò che riguarda il Castello del Buonconsiglio, attribuendogli di nuovo tale nome.
Come sempre ti invito ad una riflessione personale ed indipendente circa i fatti riportati ma ti ricordo che magari non in città, in una delle valli limitrofe troverai ancora qualcuno disposto a raccontarti di quando nelle notti di luna piena strani rumori aleggiano nei boschi circostanti, segno che le streghe del Castelo del Buonconsiglio non sono state cacciate del tutto ma hanno solo cambiato indirizzo.