Il 21 settembre 1998 ci lasciava Clara Calamai, una delle attrici più iconiche del cinema italiano. Il suo nome è legato a ruoli memorabili, ma soprattutto a momenti che hanno segnato la storia del grande schermo, rendendola un’icona per cinefili di diverse generazioni.
Il ruolo scandaloso in “La cena delle beffe” (1941)
Clara Calamai entrò prepotentemente nella storia del cinema italiano con la pellicola “La cena delle beffe”, diretta da Alessandro Blasetti nel 1941. Fu la prima attrice italiana a mostrarsi a seno nudo in un film, un evento che all’epoca suscitò scalpore e che contribuì a farla conoscere al grande pubblico. In un’epoca in cui il cinema era ancora molto legato a convenzioni sociali rigide, questa scena rappresentò una rottura, consacrando la Calamai come una figura audace e moderna.
Il successo con “Ossessione” di Luchino Visconti (1943)
Nel 1943, Clara Calamai venne scelta per interpretare uno dei suoi ruoli più celebri: quello di Giovanna in “Ossessione”, il film che segnò l’inizio del neorealismo italiano. La sua interpretazione intensa e drammatica rimane ancora oggi uno dei suoi lavori più apprezzati, tanto che il film stesso è considerato uno dei capolavori del cinema italiano. La Calamai fu chiamata all’ultimo minuto a sostituire Anna Magnani, e la sua performance colpì profondamente sia il pubblico che la critica, elevando la sua carriera a nuovi livelli.
Il Nastro d’Argento per “L’adultera” (1946)
Dopo il successo di “Ossessione”, Clara Calamai continuò a lavorare nel cinema italiano, ottenendo il Nastro d’Argento nel 1946 per la sua interpretazione nel film “L’adultera”, diretto da Duilio Coletti. Questo riconoscimento consolidò ulteriormente la sua posizione come una delle attrici più apprezzate del panorama cinematografico italiano dell’epoca.
Il ritorno cult con “Profondo Rosso” (1975)
Dopo essersi ritirata dalle scene, Clara Calamai tornò al cinema con un ruolo che avrebbe segnato l’immaginario collettivo. Nel 1975, il maestro del thriller italiano, Dario Argento, la chiamò per interpretare la madre del protagonista in “Profondo Rosso”. La sua figura enigmatica e inquietante contribuì a rendere il film un classico del genere horror, e il personaggio interpretato dalla Calamai divenne oggetto di culto tra gli appassionati di cinema.
Clara Calamai non è stata solo una delle protagoniste del cinema italiano, ma ha anche infranto tabù e ha interpretato ruoli che sono rimasti nella storia del cinema mondiale. La sua capacità di passare dai drammi neorealisti ai thriller psicologici dimostra la sua versatilità e il suo talento come attrice. Anche oggi, a più di vent’anni dalla sua morte, è ricordata con affetto e ammirazione da cinefili e appassionati di tutto il mondo.