Un collare, quello appartenuto a Tutankhamon, torna alla ribalta delle cronache, che fanno emergere un retroscena del tutto singolare ed imprevedibile al quale la vicenda di questo prezioso monile è legata.
Le questioni legate al ritrovamento della tomba di Tutankhamon sono ormai di dominio pubblico e romanzate a seconda della tipologia di pubblico a cui sono rivolte.
La letteratura il tal senso, nel tempo si è espressa in tutti i modi possibili non riuscendo però a chiarire ancora definitivamente alcuni aspetti oscuri della vicenda.
Ci soffermeremo oggi sulla questione del collare di Tutankhamon raccontando come un egittologo abbia lavorato per anni al tentativo di ricostruire proprio un collare gioiello, andato perduto, ed appartenuto faraone Tutankhamon.
Sembra che i suoi componenti abbiano fatto letteralmente il giro del mondo, sparsi tra musei e aste di privati principalmente nel Regno Unito.
Un mistero come merce così rara e preziosa abbia trovato una via sicura da percorrere per arrivare fino alle improbabili destinazioni finali e volendo sarebbe anche il meno se consideriamo che si è arrivati alla conclusione, affatto romanzata ma basata su fonti e fatti specifici, che pezzi del collare sarebbero stati rubati proprio dall’archeologo Howard Carter, colui che scoprì la tomba di Tutankhamon.
Storia della misteriosa sparizione e smembramento del collare di Tutankhamon
Non molti giorni fa è stato celebrato il centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon, il faraone bambino della XVIII dinastia.
Nella sua camera funeraria era custodito un tesoro sbalorditivo che ha lasciato il mondo intero a bocca aperta. Ben 5.398 suppellettili sepolcrali, tra cui la celebre maschera d’oro del faraone, pelli di leopardo e giochi da tavolo.
Se però la maggior parte dei preziosissimi averi del faraone sono stati catalogati allora, di altri si è venuto a conoscenza solamente in tempi recenti. Pare infatti che l’archeologo britannico Howard Carter, autore della scoperta del secolo passato, si fosse appropriato di alcuni gioielli di Tutankhamon per la sua collezione privata.
Tra questi vi era un meraviglioso collare gioiello, fotografato in alcuni dei primissimi scatti nella tomba del faraone e poi misteriosamente scomparso.
Dopo la morte di Carter, i suoi beni sono passati nelle mani della nipote Phyllis Walke. Molti sono stati donati al Museo del Cairo, di altri invece non si è saputo più nulla.
Da anni l’egittologo Marc Gabolde, professore dell’Università Paul-Valéry di Montpellier, studia perciò i gioielli perduti del faraone, i cui pezzi sono stati distribuiti in Europa e in America. Dopo aver visto delle aste delle famosissime case d’asta inglesi Christie’s e Spink & Son, l’esperto ha riconosciuto alcuni manufatti, sostenendo che sarebbero parte al corredo funebre di Tutankhamon, ma che sarebbero stati modificati.
Alcune perle di una collana messa in vendita nel 2015 da un privato apparterrebbero, secondo l’egittologo, al collare.
Lo stesso vale per due falchi d’oro conservati al Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City, in Missouri. Il polo museale conferma trattarsi di un ritrovamento di Howard Carter nel luogo di sepoltura di Tutankhamon, risalente circa al 1922.
Questi pezzi, e altri non ancora rintracciati, comporrebbero insieme il collare perduto, come si vede in questa illustrazione.
l perché Howard Carter abbia deciso di trafugare alcuni di questi gioielli non lo si saprà mai, né quanti tesori siano stati portati via senza che nessuno ne fosse a conoscenza.
Secondo alcuni ricercatori, Carter avrebbe potuto portarli in Inghilterra per farli valutare o li avrebbe venduti, ritenendoli meno importanti di altri.
I ritrovamenti, però, erano di proprietà dell’Egitto e non dell’archeologo.
Tutt’oggi continuano dunque le ricerche per rintracciare il collare perduto e distribuito in giro per il mondo.
Un grande passo avanti è stato compiuto proprio grazie all’immenso lavoro del professor Marc Gabolde, spiegato nella sua ricerca dal titolo An 18th-Dynasty gold necklace for sale: Comparisons with Tutankhamun’s jewellery.